Vittoria confermata, settima di fila, marcata Mario Mandzukic e Leonardo Bonucci che abbattono il Napoli dell'ex Ancelotti e portano la Juve ancora più in alto di prima. Tutto perfetto con i festeggiamenti, i tanti sorrisi e la convinzione di poter procedere con questo ritmo per molto tempo. Poi arriva Giuseppe Marotta e le sue parole suonano funeree a seguito di quella che doveva essere una giornata di sola felicità ed entusiasmo per i tifosi bianconeri. "Il mio mandato scadrà il 25 ottobre – rivela il dirigente nel post partita - la società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento. Nella lista dei nuovi candidati non ci sarà più il mio nome: rimarrò nella Juve come direttore generale dell’area sport. La Juventus resterà nel mio cuore: sono stati otto anni bellissimi".

Di fatto quello che sembra essere ora dopo ora un vero e proprio addio definitivo da parte di Marotta al club che ha servito per tanto tempo scuote il panorama calcistico italiano, per lo meno dal punto di vista dirigenziale. Ecco che, infatti, a seguito delle parole del 61enne originario di Varese si sono susseguite una marea di voci che vedrebbero l'ormai prossimo ex dirigente della Juventus affiancato a diversi nomi di diverse big tra cui diverse squadre italiane.

Una delle squadre più forti della Serie A sembra essersi già defilata dalla corsa, ovvero il Napoli di Aurelio de Laurentiis che non vedrebbe di buon occhio lo stipendio che Marotta percepisce alla Juventus, circa due milioni di euro, somma che il presidente del club partenopeo non è disposto a spendere per appropriarsi delle prestazioni lavorative dell'amministratore delegato.

Uno dei motivi che hanno portato Andrea Agnelli a "liberarsi" di Giuseppe Marotta sono diversi tra cui il "ricambio generazionale". Non è un mistero che Fabio Paratici sia sempre stato intravisto e adocchiato come sostituto futuro di Marotta e dopo aver dimostrato di "averci preso la mano" nel suo mestiere mettendo la sua zampata nel trasferimento che ha portato Cristiano Ronaldo a Torino, Agnelli sembra convinto che la scelta più opportuna sia proprio quella di contare sul duo dirigenziale Paratici-Nedved. Da non escludere, inoltre, una maggiore operatività personale da parte dell'imprenditore figlio di Umberto come è stato già anticipato proprio nella battuta finale dell'arrivo di Ronaldo alla Juventus dove il presidente bianconero è arrivato in Grecia personalmente per chiudere la trattative una volta per tutte.

Intanto proprio Andrea Agnelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in merito al futuro dirigenziale della sua squadra: "Il modello-Juve resta inalterato. Si continuerà a lavorare in continuità con il passato perché ci aspettano anni di grandi sfide, molto più complicate, non solo sul campo ma a tutto tondo, e vogliamo restare tra le big d'Europa - ha spiegato il 42enne originario di Torino - La Juve andrà a gente giovane e preparata. Le scelte riguardanti le nuove cariche e il nuovo amministratore delegato saranno decise dal Cda del 25 ottobre".

Ancor prima del saluto definitivo di Marotta sono stato portate sottobanco diverse voci che vedrebbero proprio l'ex ad juventino come possibile presidente della FIGC che lo stesso Marotta ha smentito in seguito. La Roma, a differenza del Napoli, sembra essere una di quelle compagini pronte ad avanzare un'offerta al consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A. Non andrebbe in contrasto o in opposizione a Monchi perché il ruolo che rivestirebbe all'interno della società giallorossa sarebbe differente. A seguito delle dimissioni di Umberto Gandini, Marotta sarebbe una figura dirigenziale in più su cui fare affidamento e che completerebbe l'assetto societario. Di fatto, Marotta o meno, nonostante i giorni bollenti a seguito della sconfitta contro il Bologna, Monchi non è assolutamente in discussione.

Oltre alla squadra di proprietà di James Pallotta si è parlato anche di Milan. La squadra dove si potrebbe accasare anche Gandini, però, non sembra essere una delle più certe come destinazione dell'ex Juve. Con l'arrivo sempre più vicino di Ivan Gazidis e quello di Cristiano Giuntoli, il cui contratto è prossimo alla scadenza con il Napoli, l'assetto societario rossonero è vicino alla completezza finale. Marotta non troverebbe spazio di azione. Ecco che si fa sempre più rumorosa, dunque, la voce che vedrebbe proprio l'altra squadra di Milano, l'Inter, che desidererebbe vedere nella propria dirigenza Beppe Marotta. La squadra di proprietà della cordata cinese Suning sarebbe alla ricerca di una figura con i giusti agganci in ambito europeo e italiano che, però, vedrebbe uscire dalla porta sul retro uno tra Piero Ausilio, Alessandro Antonello e Giovanni Gardini. La società nerazzurra continua a crescere nei risultati portati a casa grazie a Luciano Spalletti e i suoi ragazzi ma in vista della prossima uscita di Erick Thohir dalla società e la nomina di presidente per Steven Zhang, l'Inter spera di poter cambiare (in positivo) anche nelle proprie sedi, dietro la scrivania.

Trai possibili sostituti di Marotta alla Juventus spuntano diversi nomi. Al momento sembra essere in pole il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene che ha già avuto un passato in bianconero rivestendo il ruolo di CdA; potrebbe lasciare la Scuderia di Maranello per passare alla società di Andrea Agnelli con cui condivide una grande amicizia. Altri nomi circolati in queste ore più improbabili restano quelli di Michele Uva, dg della Federcalcio, Giovanni Carnevali, dg del Sassuolo, e di Zinedine Zidane, che ha recentemente rivelato che è vicino al ritorno in panchina come allenatore.

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