Periodo davvero nero per il Milan dal punto di vista degli infortuni. A centrocampo mancheranno per un po' Bonaventura e Biglia, in attacco Higuain è squalificato per due turni, ma è soprattutto il reparto arretrato a preoccupare Gattuso: Musacchio sarà indisponibile per due mesi (legamento crociato posteriore), Caldara per tre (polpaccio e tendine d'Achille), Conti e Strinic sono tornati disponibili da poco, l'unico centrale arruolabile è Zapata.

Perché Romagnoli, il capitano e match winner all'ultimo respiro con Genoa e Udinese, ieri ha lasciato il ritiro della Nazionale a causa di un infortunio muscolare che non sembrava pesante. Gli esami di oggi invece fanno prevedere uno stop di almeno quattro settimane e il tecnico è costretto a pensare a delle alternative estemporanee.

Gli uomini sono contati e le soluzioni non sono molte: le più "sicure" fanno pensare ad una difesa a quattro con uno tra Rodriguez e Kessié di fianco a Zapata. Il terzino svizzero ha giocato come terzo in una difesa a tre, in nazionale non ha disputato l'ultima amichevole a causa di un leggero acciacco, ma a Roma con la Lazio ci sarà e potrebbe giocare centrale con Laxalt sulla fascia. Il centrocampista ex Atalanta in passato con la propria nazionale (la Costa D'Avorio) ha giocato come difensore centrale e anche con il Milan ha dimostrato di sapersi adattare in ruoli più o meno a lui congeniali.

Nel frattempo Gattuso lavora a Milanello con molti giovani e avrà poco tempo a disposizione per provare sul campo questi esperimenti. Domenica prossima alle 18 scopriremo come il tecnico avrà deciso di sopperire alle assenze nel fondamentale scontro Champions contro i biancocelesti.

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