Pippo Inzaghi non pensa alle critiche. Il tecnico del Bologna presenta la sfida contro il Milan, squadra del suo cuore, glissando sulle polemiche: "Parliamo solo di calcio. Quello che è successo a Casteldebole mi ha colpito, gesto riprovevole. Sono vicino ai dirigenti. Io e i miei giocatori abbiamo un motivo in più per fare una grande partita contro il Milan. Non ho mai pensato fosse cambiato nulla tra i dirigenti e me. Ero molto sereno. La società sa come lavoro, i giocatori sanno come lavoro. Essere in discussione fa parte del nostro mestiere. Il mio post su Instagram era per dare fiducia a tutti. Sapevo che bisognava lottare per la salvezza, sappiamo che dobbiamo tutti dare di più. Io ci credo alla salvezza, ci credo fortemente".

Inzaghi passa poi a parlare del Milan: "Gli obiettivi del Milan erano chiari. Ad Atene se rigioca la partita 100 volte la vince 99 se ha Suso in campo perché è giocatore che fa la differenza. Il divario tecnico c’è ma dobbiamo dare il massimo e curare i dettagli. Noi abbiamo una grande occasione, mancano più di 20 partite, quello che ci manca è un risultato positivo. Siamo migliorati in tante cose ma non basta per portare a casa i 3 punti. Davanti al nostro pubblico, però, abbiamo grandi responsabilità. Gattuso è un grande amico. Ci siamo sentiti poco tempo fa quando era in difficoltà. Sarà una giornata particolare per quello che è stato il Milan per me, una società sempre e per sempre nel mio cuore".

In ultimo, un'analisi sul Bologna: "Dobbiamo avere adrenalina a mille. Vedo la squadra carica. Potrebbe non bastare la partita perfetta però penso che possiamo fare una grande gara e dare tutto. Errori individuali? Li stiamo pagando. Ho consigliato ai ragazzi di fare qualcosa in più quando si sbaglia, in fatto di cura dei dettagli e lavoro. Mangiare, dormire, tutto serve per migliorare la concentrazione ed evitare errori. Pulgar non ci sarà, Dijks ha la febbre, vedremo se gli passerà. Gli altri sono a disposizione".

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