Non è un momento facile per il Milan che, nel giro di sette giorni, ha rimediato due pareggi e la fatale sconfitta di Atene che ha estromesso i rossoneri dall'Europa League. La brutta prestazione offerta a Bologna, secondo 0-0 di fila dopo quello del Torino, non ha risparmiato critiche alla squadra di Gattuso che, in conferenza stampa, parla in questo modo: "Sono convinto che faremo qualcosa in più rispetto alle ultime prestazioni. Quando dobbiamo dare il colpo del ko e fare il salto di qualità, falliamo. Quando arrivano le partite importanti non riusciamo a vincere. Mancano un po' di personalità ed esperienza, ma facciamo fatica a fare il salto di qualità. Abbiamo finito l'emergenza dei difensori, adesso c'è quella del centrocampo, ma non dobbiamo tirarci le martellate. Dobbiamo dare tutti un qualcosa in più".

Queste le prime parole dell'ex allenatore del Pisa, poi spazio ai dubbi di formazione: "Affrontiamo una squadra con buoni giocatori tecnicamente. Dobbiamo essere bravi a imporre il nostro gioco e non dare campo. Loro giocano sui 60-70 metri, noi non possiamo permettercelo. Mi preoccupa il fatto che potevamo allungare e non l'abbiamo fatto. Dopo Atene, la partita di Bologna è stata giocata in modo scolastico, ci è mancata la stoccata. Le altre squadre, come l'Inter, a Bologna hanno giocato così, ma trovando la stoccata decisiva". Su Higuain, a secco da ottobre, Gattuso risponde così: "Non ho nessun dubbio: mi creo dubbi quando non metto in condizione una squadra di rendere come deve. Facciamo fatica a sviluppare, non lavoriamo bene con le catene. In questo momento la questione non è solo Higuain. Senza Suso facciamo fatica a sviluppare, ad esempio. Il problema non è solo Higuain, ma tutta la squadra che gioca con il freno a mano tirato.

Sull'ipotetico scambio con Morata: Non mi risulta, mi tengo stretto Higuain. Negli ultimi anni, il Chelsea non ha comprato giocatori di 30-31 anni. Higuain sta attraversando un momento non positivo, come tutta la squadra".  Sul quarto posto: "Il primo giorno, la società mi ha chiesto di arrivare in Champions. Siamo quarti, ma sembra che siamo ottavi o noni. Dobbiamo darci una svegliata, io faccio il mio lavoro con serenità e grande voglia. Sono tranquillo. Uscire contro l'Olympiacos è stata una mazzata. Dobbiamo continuare a lavorare con serietà: se pensate che siamo più forti di quello che stiamo dimostrando, sono chiacchiere che non mi riguardano".