Quanto lavoro per Beppe Marotta. Il nuovo AD dell'Inter si ritrova subito costretto a dover fare gli straordinari per risolvere alcune spinose questioni. In primo luogo, la questione Ivan Perisic. Il laterale croato sembra essersi convinto a voler partire e lo stesso Marotta ha dovuto dichiararlo pubblicamente. Il valore del calciatore non consente però all'Inter di svenderlo. Sull'ex Borussia Dortmund è forte l'Arsenal, che però non vuole svenarsi vista la voglia di fuga del calciatore. I gunners avrebbero proposto un prestito oneroso a cinque milioni, con altri trenta di riscatto. L'Inter ci pensa, soprattutto considerando lo stato di forma di Perisic. Il calciatore sta diventando più un peso che altro e, con un Keita Balde a mezzo servizio, urgono cessione e acquisto di un altro profilo offensivo.

Il nome caldo è quello di Yannick Carrasco. L'esterno belga sarebbe il sostituto naturale di Perisic. Su di lui c'è però anche l'Arsenal, che pare voler creare qualche grattacapo a Beppe Marotta. Il dirigente nerazzurro sa di non potersi spingere troppo oltre con le trattative, soprattutto considerando lo stallo del trasferimento di Perisic. Ad agitare i sogni dell'ex Juventus è poi lo stipendio del calciatore. Carrasco percepisce infatti dieci milioni dal Dalian e non ha voglia di abbassare nettamente le proprie pretese economiche. Il tempo stringe, Marotta dovrà accelerare e confezionare l'ennesimo miracolo della sua carriera. Situazione ugualmente spinosa, quella di Joao Miranda e Antonio Candreva. Entrambi i calciatori sono ormai ai margini del progetto di Luciano Spalletti. Il brasiliano spinge per andare via ma non ha pretendenti alla porta, l'ex Lazio sta valutando qualche destinazione prima di decidere.

Ciò che è certo, è che entrambi i giocatori vedranno poco il campo se dovessero restare all'Inter. Una squadra recentemente in crisi di gioco, motivo che ha spinto la dirigenza a valutare il ruolo in società di Luciano Spalletti. Il tecnico nerazzurro ha scritto pagine memorabili di sport e riportato l'Inter in Champions League, in questa stagione sembra però aver perso lo smalto dell'anno scorso. Il cammino in campionato è ormai compromesso da tempo, a Spalletti restano solo la Coppa Italia e l'Europa League, competizione davvero difficile e imprevedibile. Senza un trofeo in bacheca, la permanenza di Spalletti in nerazzurro sarebbe tutt'altro che certa. Alla finestra si sta profilando il nome di Antonio Conte, attualmente disoccupato dopo la parentesi inglese al Chelsea. 

L'ex Juventus non avrebbe problemi a sedersi su una panchina "rivale", come ha spesso dichiarato in carriera. Il tecnico pugliese è però una figura esigente, forte con i propri calciatori e deciso al momento di interloquire con la dirigenza. Con la Juventus interruppe i rapporti proprio per divergenze sul mercato, all'Inter avrebbe ulteriori paletti economici dettati dal Fair Play Finanziario. L'idea di una rinascita come quella bianconera potrebbe però fargli inizialmente abbassare le pretese. L'ipotesi di un cambio di allenatore è però remota, in casa Inter. Nella cena di ieri, Spalletti ha confermato ai suoi dirigenti il rapporto saldo tra lui e i calciatori, assicurando un prosieguo di stagione positivo. Zhang attenderà fino alla fine e poi deciderà il da farsi. Ora tocca allo Spallettone rimboccarsi le maniche.