Le motivazioni pendono tutte da una parte, dall'altro lato però non si può negare che, se l'Udinese è quart'ultima con 25 punti mentre il Genoa è quota 33, evidentemente un gap c'è. Ecco dunque che il match si preannuncia meno prevedibile di quanto si possa pensare. I bianconeri hanno vissuto il secondo cambio di allenatore stagionale, Davide Nicola ha passato il testimone a Igor Tudor. L'ex mister del Crotone ha pagato l'atteggiamento messo in campo dalla squadra nelle due sconfitte con Napoli e Juventus, in aggiunta all'enorme fatica fatta nel battere Bologna e Chievo in due match da dominare e che invece sono stati vissuti dietro la barricata. Ora tocca di nuovo al croato, che ha già salvato i friulani l'anno scorso, quando arrivò a quattro giornate dalla fine. Allo Stadio Friuli arriva il Genoa, che ha ottenuto una prestigiosissima e pesantissima vittoria per 2-0 sulla Juventus, costringendo la Vecchia Signora alla prima sconfitta in campionato della stagione. Ora il Grifone si trova con 9 punti di margine sul terzultimo posto a 10 giornate dalla fine. Un bottino rassicurante, ma non per questo i liguri tireranno i remi in barca.

Le ultime

“La Juventus era in un momento particolare, ma non bisogna togliere meriti al Genoa, hanno diversi nazionali e davanti giocatori importanti, li abbiamo analizzati bene, ci prepariamo a quello che possono fare, però siamo più concentrati su di noi perchè vogliamo decidere noi la partita” Neanche Tudor sottovaluta il Grifone che sì inizia ad avere meno motivazione, ma resta un avversario temibile. Si va svuotando l'infermeria in casa Udinese. Barak ha finito la stagione, mentre per Teodorczyk i tempi di recupero sono poco chiari, in compenso però Samir, Badu e Behrami sono di nuovo regolarmente in gruppo. Servirà ancora qualche giorno per rivedere anche Marco D'Alessandro. Difficile che Tudor rischi un giocatore appena rientrato, ma intanto la panchina torna a essere un po' più corposa. Potrebbe esserci da subito qualche piccola novità, nello specifico l'inserimento del trequartista. Davanti a Musso dunque Stryger Larsen, Troost-Ekong e De Maio. Sulle fasce Zeegelaar e ter Avest, con in mezzo Fofana e Mandragora. La novità è lo spostamento di De Paul dietro le due punte, che con tutta probabilità saranno Lasagna e Pussetto, ma attenzione alla carta Okaka.

"Dobbiamo continuare ad avere una sana paura, non dobbiamo allentare la tensione. Io continuo ad averla, sono sicuro che l’avranno anche i miei giocatori". Prandelli invita i suoi a tenere alta la tensione nonostante il bottino rassicurante di punti. Problemi però in attacco per il tecnico genoano, Sanabria infatti è rientrato molto tardi dagli impegni con le nazionali, mentre Pandev ha problemi fisici, mentre Favilli recupererà ritmo partita con la Primavera. Si fa largo dunque l'ipotesi Lapadula dal primo minuto e dovrebbe essere l'unica novità rispetto all'undici che ha affrontato la Juventus.

Probabili formazioni

Udinese (3-4-1-2) - Musso; Stryger Larsen, Troost-Ekong, De Maio; ter Avest, Mandragora, Fofana, Zeegelaar; De Paul; Lasagna Pussetto.

Genoa (4-4-2) - Radu; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Rolon, Radovanovic, Lazovic; Lapadula, Kouame.

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