La Juventus di Sarri si impone di misura a Brescia, lancia un monito all'Inter, fin qui perfetta, di Conte. Un affondo a distanza, una dichiarazione d'intenti. La Signora non intende lasciare strada, considera ancora la Serie A terreno di caccia. Lotta serrata, palla, ora, alla compagine nerazzurra. L'esame Lazio è probante, quattro impegni in dieci giorni per definire la reale consistenza di un gruppo compatto ma ancora in divenire. Le quattro affermazioni in serie - nel week-end in archivio il sigillo più significativo, 2-0 al Milan - non devono trarre in inganno, l'Inter è un cantiere aperto e Conte ne è consapevole. La Lazio può essere quindi trappola o trampolino, alle porte ci sono Sampdoria, Barcellona - al Camp Nou - e Juventus. 

Di contro, a Roma si respira a pieni polmoni. Il sigillo interno con il Parma rende la classifica più rosea e allontana le nubi del recente periodo. La polemica tra Immobile e Inzaghi - complice la sostituzione del primo nel corso del match con i ducali - è acqua passata, le attenzioni sono ora rivolte alla battaglia del Meazza. Partita, questa, in grado di esaltare le qualità della formazione capitolina, pronta a ribaltare il campo e punire eventuali disattenzioni. Le visioni di Luis Alberto, lo strapotere di Milinkovic, la rapidità di Immobile, lame da affondare in una difesa fin qui al di sopra di ogni sospetto. 

Le formazioni 

Inter

Conte valuta un leggero turnover, fondamentale dosare le energie. Le maggiori valutazioni riguardano il reparto di mezzo. Candreva si gioca la corsia di destra con D'Ambrosio, a sinistra Asamoah appare in vantaggio su Biraghi - possibile esordio sabato contro la Sampdoria. Brozovic è il perno, il fulcro della manovra. Intoccabile anche Sensi, gradita sorpresa di questo scorcio di stagione. Cambia la posizione dell'ex Sassuolo, un passo avanti nel 3-4-2-1 nerazzurro, con Politano a completare il pacchetto alle spalle di Lukaku. Il sacrificato è Lautaro, pronto a subentrare in corso d'opera, come Sanchez, ancora a caccia della miglior condizione. A rifinire il centrocampo, Vecino più di Barella. Centimetri per neutralizzare Milinkovic, centimetri per dare supporto alle folate di casa. Nulla cambia, invece, dietro. Godin - Skriniar - De Vrij, questa la maginot a difesa di Handanovic. 

Handanovic; Godin, Skriniar, De Vrij; Candreva, Brozovic, Vecino (Barella) Asamoah; Sensi, Politano (Lautaro); Lukaku

Lazio

Inzaghi non si discosta dal suo credo. 3-5-2, di corsa e pensiero. Correa affianca Immobile, folletti abili a inserirsi tra i giganti di Conte. Abbiamo in precedenza citato Luis Alberto e Milinkovic, mezzali di differenti principi ma sicura resa. Tra i due, Lucas Leiva, ago della bilancio, elemento di equilibrio e sviluppo. L'unico interrogativo riguarda il laterale di destra, Lazzari si gioca una maglia con Marusic. A sinistra, il tecnico opta per l'usato sicuro Lulic. A protezione di Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi e Bastos. Indisponibile Radu. 

Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Correa 

Direzione affidata a Maresca, fischio d'inizio alle 21.