Gotti riesce in una piccola impresa, ovvero quella di riportare all'Udinese tre vittorie consecutive, cosa che mancava da diverso tempo. Nove punti che potrebbero essere decisivi nella corsa salvezza, che vede ora realmente impelagate le quattro in fondo alla classifica, con i bianconeri che invece hanno agganciato il triste Napoli. Molto probabilmente l'annata continuerà a non essere semplice, ora ci saranno tre trasferte di fila, due in campionato con Milan e Parma più quella di Coppa Italia con la Juventus. La squadra palesa ancora qualche difficoltà, mentale e tecnica, ma intanto la situazione è decisamente più serena, con i successi che sono stati propiziati dalla crescita di alcuni elementi, Fofana e Mandragora su tutti. Piedi inchiodati al suolo dunque e continuare a lavorare, perchè i punti limabili sono diversi, oltre a una riorganizzazione della rosa resasi necessaria dalla definizione di alcune gerarchie.

Proprio in questo senso, l'Udinese ha detto addio a Pussetto, passato ai cugini del Watford. Nacho era uno dei giovani migliori in Friuli, ma aveva gli spazi bloccati da uno stupefacente Sema, capitan Lasagna e Okaka, giocatore ormai imprescindibile per questa squadra. Quindi la società ha preferito spostarlo per evitare di perdere il ragazzo. La delusione tra i tifosi è tanta, ma la mossa purtroppo, per come va il mercato odierno, ha molto senso a livello logico. In questo modo ci sono dubbi ora sull'effetiva partenza di Teodorczyk. Dovesse partire anche il polacco allora i Pozzo dovrebbero muoversi per trovare un attaccante per completare il reparto insieme ai due citati sopra e Nestorovski.

Dietro invece sembra ormai certa la partenza, almeno in prestito, di Opoku. Per il ghanese vale lo stesso discorso di Pussetto, il ragazzo è promettente ma chiuso da De Maio e Becao. L'Amiens sembra destinazione gradita a tutti, con l'Udinese che sostituirebbe prontamente il difensore con Barba, rientrato al Chievo Verona dopo il prestito del Real Valladolid.

In attesa di definire al meglio le risorse a disposizione, mister Luca Gotti intanto, in un'intervista radiofonica, ha ribadito la sua volontà di non proseguire la carriera da allenatore in prima oltre giugno. A fine campionato, con la speranza che l'obiettivo salvezza vada in porto, si deciderà chi sarà il nuovo mister e il tattico potrà scegliere se restare nello staff o intrapendere una nuova avventura. Ci sono molte richieste anche da squadre blasonate, con Sarri che potrebbe rivolerlo con sè. Sei mesi dunque di transizione, in cui sistemare definitivamente le problematiche più gravi per partire realmente con un progetto nuovo nella stagione 2020-2021, con la speranza di non fare l'ennesimo buco nell'acqua.