Nel rocambolesco anticipo di Marassi, l'Atalanta batte 3-4 il Genoa a ufficializza la sua terza qualificazione di fila alla Champions League. Contro un undici ligure mai domo, i ragazzi di Gasperini allungano subito nel primo tempo con Zapata, Malinovskyi e Gosens. Nella ripresa. Shomurodov accende la luce per il Genoa, che al 51' subisce il 4-1 di Pasalic. Nel finale, ancora Shomurodov e Pandev mettono i brividi ai bergamaschi. Atalanta che sale a quota 78, Genoa fermo a 39.

Padroni di casa che scendono in campo con un 3-5-2 particolarmente rimaneggiato. Davanti a Marchetti, difesa a tre composta da Radovanovic, Masiello e Onguéné. Rovella in mediana, affiancato da Zajc e Melengoni. Ballardini schiera Ghiglione e Cassata sulle fasce di centrocampo, con Destro e Pjaca in avanti. Disposizione tattica analoga per gli orobici dell'ex Gasperini che, conscio invece dell'importanza della sfida, piazza Miranchuk e Malinovskyi dietro Zapata. Gollini in porta, protetto da Romero e dagli altri due difensori Toloi e Djimsiti. Spazio a Freuler e De Roon in mezzo, affiancati da Hateboer e Gosens.

Genoa pericoloso nei primi minuti. Al primo di gioco, il Genoa trova infatti un varco e scappa con Melegoni: a tu per tu con Gollini, l'ex di gara conclude però centrale. Sugli sviluppi del corner successivo palla a Masiello che tira, trovando il palo esterno. Il passare dei minuti è però favorevole agli ospiti che, lentamente, prendono le misure al Genoa. All'ottavo, l'Atalanta passa infatti in vantaggio. Ricevendo da Zapata, Malinovskyi chiude il triangolo con il colombiano in modo delizioso: Zapata controlla e batte un Marchetti incolpevole. L'Atalanta continua a controllare e il Genoa non riesce a offendere. Al 21' doppia chance ospite: Zapata calcia su suggerimento di Hateboer, sugli sviluppi del corner manda fuori Gosens. Il goal è però nell'aria. Lo scatenato colombiano riceve e mette in mezzo dopo aver vinto un contrasto con Radovanovic, Malinovskyi marca il più facile dei goal. L'arbitro consulta il VAR e conferma lo 0-2. Il primo tempo si chiude con il secondo assist di Malinovskyi che al 43' serve l'accorrente Gosens. Il tedesco fa 0-3 e chiude anticipatamente l'incontro.

Seconda frazione che comincia con ben cinque cambi: tre per il Genoa e due per l'Atalanta. Al 46' è proprio uno dei neo-entrati, Shomurodov, a marcare il 3-1. L'attaccante di casa ruba palla a Djimsiti e, a tu per tu con Gollini, non sbaglia. Poco male per l'Atalanta, che pochi minuti dopo cala il poker. Al 51', Miranchuk  vede Pasalic bravissimo a inserirsi: il croato controlla bene e non lascia scampo a Marchetti. La sfida si mantiene sui binari dell'emozione e si conferma godibile. Dopo una parentesi di relativa stasi, al 67', il Genoa accorcia di nuovo le distanze. A fare 2-4 ci pensa Pandev da rigore, bravo a spiazzare Gollini. Deciviso, per il penalty, il tocco di Gosens che si gira scomposto in area. La gara, nella sua parte conclusiva, si attesta sui binari dell'equilibrio. Dal 79', c'è spazio anche per il giovane 2002 Eyango tra le fila del Bologna. Mentre la gara sembrava volta ad una fine tranquilla, ecco il lampo ligure. A sei dalla fine, ancora Shomurodov approfitta di uno svarione difensivo dell'Atalanta e batte Gollini. Doppietta per il bomber di casa. L'ultima azione è di marca orobica: al 93', Lammers dribbla due uomini ma serve male il neo-entrato Muriel, solo davanti a Marchetti. Il match finisce 3-4 per l'Atalanta. Migliore in campo per i padroni di casa, Shomurodov. Per gli ospiti in evidenza De Roon.