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La Ternana vince e manda il Como in Lega Pro: 1-2 al Sinigaglia

Buona prova da parte dei padroni di casa, che subiscono la beffa finale praticamente a gara conclusa e chiudono di fatto una stagione combattiva ma mai al di sopra della sufficienza. Bene, invece, la Ternana, all'ennesima buona ed anticipata salvezza.

La Ternana vince e manda il Como in Lega Pro: 1-2 al Sinigaglia
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Di Antonio Abate

La Ternana batte il Como al 94' e conquista tre buoni punti per migliorare ulteriormente il proprio score in questa stagione di lega b. Sconfitta dolorosissima, invece, per i lombardi, che a causa di tale risultato scivolano matematicamente in Lega Pro, concludendo di fatto una stagione vogliosa ma poco pungente. Apre le danze Marconi, l'uomo dell'illusione, le chiudono Palumbo ed Avenatti al 94'.

Padroni di casa che, alla ricerca disperata di punti, scendono in campo adottando un copertissimo 3-5-1-1: al centro della folta zona mediana si posiziona l'esperto Basha, mentre è Cristiani la seconda punta a sostegno di Ganz, con l'esperto Ghezzal costretto alla panca. Un più offensivo 4-3-1-2, invece, per gli ospiti, in cui non si registrano particolari defezioni. Gara subito pimpante da parte degli umbri, vicini alla rete già al 9', quando cioè Janse impegna Scuffet dopo un inserimento centrale. La Ternana assume fin da subito, dunque, il pallino del gioco ed infatti al minuto diciassete vede annullarsi giustamente un gol a causa di un fallo di Ceravolo al momento della battuta in rete. Ben poche, comunque, le azioni pericolose nel primo tempo, con un Como molto intimidito ed una Ternana che, come da spartito, non propone un calcio troppo offensivo. Sul finire di frazione, però, cambia il leitmotiv di gara: al 35' infatti, con la forza della disperazione, passano in vantaggio i padroni di casa grazie ad un siluro potentissimo del capitano Marconi, davvero imprendibile per il portiere umbro Sala. La Ternana però non è si sfalda ed infatti, dopo nemmeno sei minuti, agguanta il pari con Palumbo, che al limite dell'area lascia partire un tiro a giro sontuoso e che sorprende Scuffet. L'ultimo squillo di una frazione accesasi solo nel finale capita al 44', quando Cristiani da posizione centralissima non inquadra lo specchio a tu per tu con Sala.

Il secondo tempo inizia con gli ospiti avanti e molto pericolosi in tre occasioni: al 55' bel cross di Ceravolo che non trova l'aggancio di Janse, tre minuti dopo è sempre pericoloso l'attaccante rossoverde, con un tiro che impegna ottimamente Scuffet, abilissimo a salvare i suoi anche al 60' e grazie ad un preciso intervento su Belloni. Il Como non riesce davvero ad uscire, lasciandosi schiacciare a regalando praticamente l'iniziativa agli avversari. Al 71' ancora Ternana pericolosa, quando è Valjent a colpire un clamoroso palo sugli sviluppi di un corner, mentre due minuti dopo si registra il salvifico intervento di Cassetti sulla linea dopo un tentativo a portiere battuto del pericolosissimo Ceravolo. Per registrare il primo tentativo lombardo bisogna attendere addirittura il 75', con Ganz che a tu per tu con Sala non riesce a concludere ottimamente in rete. Davvero ben poca cosa però, per il Como, che dopo un tempo passato a difendersi subisce nel finale la beffa dall'amaro sapore di retrocessione: minuto novantaquattro, cross perfetto di Zanon e colpo di testa da bomber di Avenatti, subentrato circa dieci minuti prima ad uno stanchissimo Janse. E' la pietra tombale della gara, che si conclude dopo cinque giri ulteriori di orologio e che decreta la matematica retrocessione del Como in Lega Pro.

Una partita controllata quasi sempre dalla Ternana, abile poi a sfondare dopo tante occasioni mancate. I neroverdi si sono infatti dimostrati compagine attenta e ben rodata, capitanata da un Ceravolo che, se bene fisicamente, può ancora fare la differenza. Male, anzi malissimo, il Como: i lombardi, infatti, hanno praticamente regalato un tempo ad un avversario superabile, sprecando così una buona occasione per portarsi a casa i tre punti. Certo, una vittoria sarebbe forse servita a poco, ma smettere di lottare ancor prima della matematica sentenza è stato forse l'emblema di una squadra davvero poco attrezzata per un campionato, quale la serie B, difficile sotto molti aspetti. Onore, comunque, ai ragazzi di Cuoghi, autori spesso di piccole imprese contro collettivi ben più quotati. Migliore in campo per i padroni di casa, Scuffet. Per gli ospiti in evidenza Ceravolo. 

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.