Continua a pieni ritmi la trasformazione del Chelsea sotto la guida del sergente Antonio Conte. Nell'amichevole di ieri contro il Brema, infatti, i Blues hanno confermato la bontà del lavoro del'ex CT della nazionale italiana, proponendo un calcio aggressivo e tramando delle belle trame di gioco. Sceso in campo con il 4-2-3-1, modulo perfettamente adatto ai singoli del club di Abramovich, il Chelsea ha completamente convinto in fase offensiva, dimostrandosi ancora claudicante però in quella difensiva. Non è un caso, infatti, che i quattro gol di gara siano giunti tutti dal pacchetto di giocatori votati all'attacco.

Partiti fulminei, i ragazzi di Conte sono subito passati doppiamente in vantaggio con Hazard ed Oscar, subendo il momentaneo 1-2 con un rigore di Pizarro. Poco male, comunque, per gli inglesi, capace di chiudere il primo tempo sul 3-1 grazie ad un ritrovato Diego Costa. La seconda frazione regala oggettivamente meno emozioni, anche a causa della girandola di cambi che ha modificato l'assetto dei due collettivi. C'è spazio, comunque, per altri due gol: il primo al 65' di Thy, il secondo addirittura al 92' di Pedro. Per il Chelsea un'amichevole, dunque, superata con buoni voti e con altrettanti positivi spunti da cui partire. 

Più combattuta, anche grazie alla diversa caratura delle due forze in campo, l'amichevole tra Arsenal e Manchester City. Il primo tempo non regala molte emozioni: il City sigla il primo gol di gara al 30' con Aguero, spiccando per l'insolito 3-4-3 utilizzato da Guardiola. L'Arsenal non gioca male, cerando tanto ma arrivando solo una volta alla conclusione. Nella seconda frazione tutto si ribalta e le emozioni cominciano a susseguirsi con regolare periodicità. L'Arsenal appare più in palla grazie alla maggiore coesione di squadra, il City impressiona quando si proietta in avanti ma si conferma ancora in fase di naturale rodaggio.

Dopo i primi minuti di stallo, comincia l'offensiva Gunners: al 50' pareggia i conti Iwobi imbeccato da un Theo Walcott che, ventitre minuti dopo, marca personamente il tabellino portando i suoi sul 2-1. La fase finale di gara registra l'ultima serie di cambi ambo le parti, con il neo-entrato Akpom capace di aumentare il divario tra Arsenal e City. Il Manchester non dà comunque segni di arrendevolezza e, con un colpo di coda di Iheanacho, fissa lo score sul 3-2. Inevitabilmente meglio l'Arsenal, al City la giustificazione del cambiamento in panca. Bella gara, comunque, tra due collettivi votati all'attacco e sicuramente futuri protagonisti di una Premier che si potrebbe confermare quale una delle più belle degli ultimi anni.