Beffa massima per lo Spezia, che nonostante l'ottimo gioco espresso non riesce a vincere contro il Carpi, uscendo addirittura senza punti dalla sfida del Picco. Dopo un primo tempo giocato a trazione anteriore, gli Aquilotti subiscono a freddo la rete di Lasagna nella ripresa, non riuscendo a superare le sabbie mobili ordite dai Falconi per addormentare la gara.

Padroni di casa che scendono in campo adottando il solito 4-3-3: Chichizola in porta, difesa a quattro composta da Vignali, Datkovic, Terzi e Migliore. In cabina di regia pronto Signorelli, con Pulzetti e Sciaudone a sostegno. Completano l'undici di Di Carlo, Baez, Nenè e Mastinu. Un più equilibrato 4-4-2, invece, per gli ospiti: in porta confermato Colombi, con la difesa a quattro formata da Letizia, Romagnoli, Poli e Gagliolo. A centrocampo, Pasciuti e Di Gaudio sulle fasce, con Crimi al fianco di Lollo, insolitamente messo come centrocampista centrale ma pronto comunque a sostenere il tandem offensivo composto da Lasagna e Catellani.

Spezia subito pericoloso al 2', quando è Sciaudone ad impegnare Colombi deviando nello specchio della porta l'ottimo cross di Baez dall'out di destra. Si dimostra dunque molto accesa la sfida, che come previsto alla vigilia regala spettacolo e numerosi capovolgimenti di fronte. Meglio comunque lo Spezia, che tenta a più riprese il gol senza trovare però la decisiva battuta in rete grazie ad un Colombi davvero super in numerose occasioni. Al 15' ci prova invece Catellani, che debolmente non preoccupa però un Chichizola sempre molto attento. Due minuti dopo è ancora il portiere ospite protagonista, quando dice di no prima a Vignali e poi a Nenè, che da un metro si trova davanti il guizzante estremo difensore carpigiano.

La seconda fase di tempo non cambia spartito, registrando un dominio territoriale da parte dello Spezia, davvero in palla ma di fatto poco fortunato al momento di concludere in porta: al 21' manda di pochissimo a lato, di testa, Mastinu, un minuto dopo è sempre provvidenziale Colombi su Baez, che praticamente non trova avversari quando parte dall'out di destra. Dopo una buona mezz'ora passata ad attaccare, calano leggermente i ritmi degli spezzini, che comunque continuano a mordere le caviglie avversarie chiudendo tutti gli eventuali spazi. Il Carpi non riesce infatti a penetrare, limitandosi più che altro alla frustrante attesa che non si tramuta però in micidiali contropiedi. Al 40' ancora Spezia pericoloso, il colpo di testa di Migliore non preoccupa comunque Colombi, salvatore della patria ed unico dei suoi ad aver mantenuto la gara in parità fino al duplice fischio di Abisso.

Seconda frazione che inizia in maniera beffarda per lo Spezia, sotto praticamente alla prima vera occasione del Carpi: minuto quarantasette, assist in area di Crimi per un Lasagna sempre micidiale dagli undici metri ed immeritato vantaggio ospite. Dopo la rete, la gara entra in una parentesi di piattezza totale, grazie anche all'abilità di un Carpi sempre pronto nell'addormentare gara con palleggi orizzontali ed affatto volti a superare le linee avversarie. Lo Spezia, al contrario, attende con pazienza, cercando di non perdere la calma facendo di fatto il gioco dei Falconi. Al 63' buono scatto di Vignali, che prima di crossare perde però l'equilibrio favorendo di fatto il recupero di Gagliolo. Continuando come voluto da Castori, il Carpi riesce a smorzare qualsiasi tipo di velleità spezzina, perseverando con quell'atteggiamento difensivo che spesso ha permesso la conquista di punti preziosi nonostante un gioco essenziale e cinico. 

Nella fase finale di gara si registra l'inevitabile pressione di casa, con le Aquile tenute però a bada dall'educata difesa carpigiana. Nonostante i tanti tentativi, infatti, non riesce a sfondare lo Spezia, impietosamente sotto di un gol negli ultimi minuti a causa del doppio giallo che il direttore di gara rifila a Daktovic. Dopo l'espulsione la gara non registra altre emozioni, con Spezia e Carpi che concludono la gara vivendo momenti differenti: gli Aquilotti frementi di rabbia, i Falconi felicissimi per il prezioso bottino, ottenuto giocando una gara semplice e cinica, sfruttando cioè il massimo costruito. Migliore in campo per i padroni di casa, Baez. Per gli ospiti in evidenza Colombi. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.