La storia dei derby tra Avellino e Salernitana si arricchisce di un altro epico capitolo. Al termine di 90 minuti intensi, combattuti, ricchi di emozioni, l'Avellino riesce a conquistare la partita e, soprattutto, 3
preziosissimi punti per la corsa alla salvezza. Un incontro infinito, che lascia senza fiato gli spettatori di entrambe le fazioni, costretti a mettere a dura propria le coronarie dai primi minuti fino al triplice fischio dell'arbitro Abisso, egli stesso giunto stremato alla conclusione. Una partita che lancia Daniele Verde, ancora una volta protagonista, finalmente continuo per 90 minuti. 

Novellino ripropone la stessa formazione sconfitta a Bari, con la sola eccezione di Asmah per Perrotta: una variazione che resiste pochi minuti, visto che il terzino ghanese si fa male dopo una manciata di minuti ed è costretto a lasciar spazio all'ex Teramo. Dall'altra parte, Bollini opta per l'ex Joao Silva per sostituire lo squalificato Coda.

La gara è nervosa e spigolosa. Tanti falli, gioco spezzettato. La prima occasione è per i lupi: Belloni va al tiro su cross di Verde, Terracciano sembra battuto ma la palla è respinta da Mantovani. Al 17', l'Avellino va in vantaggio. Verde calcia una punizione dalla trequarti, Terracciano è ostacolato dal sole e non esce, Jiday sul secondo palo anticipa tutti e spedisce in porta. La Salernitana prova a reagire, si creano un paio di mischie in area biancoverde risolte da Ardemagni. I granata si affidano a Rosina, che tocca ogni pallone, mentre i lupi cercano di innescare in velocità gli esterni. Al 39', altra tegola per la difesa di casa: questa volta si fa male Gonzalez, che lascia il posto a Donkor. Passano pochi minuti e anche Frattali lamenta guai fisici, ma il portiere riesce a proseguire. In pieno recupero, i due episodi che indirizzano la gara verso l'Avellino.
Mantovani, già ammonito, ferma con le cattive Ardemagni lanciato a rete e guadagna il secondo giallo. Sulla conseguente punizione, ancora calciata da Verde, il centravanti irpino è lasciato incredibilmente senza guardia, ha il tempo di far rimbalzare la palla, prendere la mira e fare secco Terracciano con un terrificante bolide di destro. La Salernitana protesta vivacemente con l'arbitro, Rosina e Busellato vengono ammoniti. 

La ripresa Nell'intervallo, Bollini fa entrare l'ex Zito per l'impalpabile Ronaldo. L'Avellino cerca di rallentare i ritmi e tenere il controllo del gioco sfruttando l'uomo in più, ma Novellino non ha gli uomini per questo tipo di gioco. La Salernitana guadagna metri e in 5 minuti la gara cambia inerzia. Al 63', l'ennesima invenzione di Rosina è premiata da Busellato, che sul secondo palo di destro supera Frattali. Cinque minuti più tardi, Belloni viene espulso per doppia ammonizione. 
L'Avellino ha però subito le opportunità per il terzo gol, ma prima Ardemagni indirizza tra le braccia di Terracciano un cross di Verde, poi lo stesso fantasista scuola Roma viene recuperato in contropiede da un inesauribile Rosina. Salgono in cattedra i portieri: Terracciano salva su una rovesciata di Castaldo e un colpo di testa di Camara, Frattali respinge una conclusione mancina di Zito e blocca alla Zoff Spagna '82 un colpo di testa dello stesso ex. Ancora una manciata di minuti, Novellino viene allontanato dall'arbitro. Può succedere di tutto, succede che Daniele Verde si appropria della partita. Il fantasista è prima miracoloso a respingere sulla linea di porta una conclusione a botta sicura di Perico, poi finalizza l'ennesimo contropiede con un sinistro angolato che fa esplodere il Partenio.

Ma non finisce qui, l'arbitro Abisso deve ancora iscriversi tra i protagonisti. Mentre Verde sta festeggiando sotto la curva, l'arbitro consente alla Salernitana di riprendere il gioco. L'Avellino, praticamente in 9 e disunito, viene preso in velocità dal solito Busellato, che davanti a Omeonga va a terra. 
L'arbitro fischia il rigore, la panchina dell'Avellino si precipita in campo, ma dopo due minuti di proteste Donnarumma va sul dischetto e spiazza Frattali. C'è tempo per un paio di assalti all'arma bianca, ma il fortino biancoverde regge, Abisso fischia finalmente la fine e tra vent'anni da queste parti si parlerà ancora del derby di Natale, quello deciso da Daniele Verde.