La Fiorentina vince e convince, asfaltando il Chievo. Questo uno stringatissimo riassunto della gara delle 18 di ieri, dove i viola si sono imposti per 0-3 sul campo ospite e hanno dato la sensazione di aver cominciato un gran momento, dopo la vittoria sulla Juventus che forse ha dato una carica prima assente. Continua invece la caduta libera dei gialloblù, che non vincono da oltre un mese. Nel post-gara, i due allenatori si sono presentati ai microfoni dei media dichiarando cose dai toni e dai significati diversissimi. Riviviamo dunque le loro parole, fonte ANSA.

Partiamo ovviamente da tutta la soddisfazione di Paulo Sousa, che può festeggiare la seconda vittoria consecutiva. Ma per un allenatore, ovviamente, i maggiori successi sono quelli tattici che il portoghese racconta, menzionando anche qualche difficoltà: "Sono contento perche' questo era un campo difficile e un avversario tosto. Il Chievo pressa molto bene, abbiamo avuto qualche difficolta' nel superare la loro prima linea di pressione e innescare il nostro gioco in verticale". La freddezza degli attaccanti comunque è stata formidabile, tanto da garantire un risultato largo: "Però siamo stati bravi nella gestione nella palla e bravi nello sfruttare le occasioni avute".

L'elogio per Carlos Sanchez: due partite da difensore formidabili per lui. Il mister si mantiene diplomatico, e non vuole che il ragazzo si monti la testa: "E' un ruolo che ha gia' fatto con la sua Nazionale. Sta facendo bene, tutti giustamente ad elogiarlo, quando sbagliera' la prima partita tutti diranno che abbiamo fatto male a schierarlo lì ". Infine menzione d'onore per Kalinic, che ha avuto il coraggio di rifiutare i milioni e milioni proposti dalla Cina per rimanere in Toscana: "Sono contento sia rimasto, l'ho detto. Lui e' un ragazzo che ha sempre dato il massimo per la squadra".

Diverse invece le parole di Maran, quasi polemico, molto arrabbiato più che con i suoi ragazzi con la sfortuna. L'ammissione del momento difficile c'è, ma c'è anche tanto di buono che purtroppo non si riflette nei risultati dell'ultimo mese, scadenti: "Siamo in un momento difficile, qualche giocatore e' sceso in campo con la febbre. E' difficile commentare un risultato simile. Abbiamo tirato molto di piu' della Fiorentina. E' un momento incredibile. Però ho visto un Chievo che e' tornato a giocare il suo calcio che ha perso una partita immeritatamente".

E ancora, il tecnico non se ne fa proprio una ragione. Il risultato è, per lui, ingiusto; e lo dice anche a costo di autodefinirsi pazzo. L'importante è che passi il messaggio di una prova che per lui, al netto del punteggio finale, è positiva: "Uno guarda il punteggio e non ha visto la partita pensa che io sia un matto, eppure il Chievo oggi doveva raccogliere un risultato positivo, perche' lo avrebbe meritato. Posso sembrare pazzo, ma a me la squadra e' piaciuta molto".