Due situazioni sicuramente diverse quelle di Palermo e della Milano nerazzurra, si respira un'aria differente e non solo per la differenza di chilometri fra le due città, ma soprattutto per quanto riguarda la classifica e il momento di forma delle due compagini.

All'andata l'1-1 strappato dai rosanero aveva dato seguito ad un inizio di campionato interista veramente tragico, con un solo punto in due gare contro degli avversari, con tutto il rispetto e che nessuno ce ne voglia, più che abbordabili per una formazione come l'Inter che partiva con l'intento di essere l'anti-juve insieme alle solite note Roma e Napoli. Il Palermo invece aveva riscattato la sconfitta nel primo turno contro il Sassuolo, facendo ricredere chi lo vedeva già in B prima ancora che cominciasse il campionato. 

Ad un girone di distanza le cose sono cambiate, almeno per quanto riguarda i nerazzurri. In primis l'allenatore, Pioli ha sostituito de Boer, in secundis l'approccio alla gara e il modo di giocarla. Ultimo, ma non ultimo, l'acquisto di Roberto Gagliardini dall'Atalanta, pagato tanto, ma a ragion veduta se si valutano le sue due prime uscite con l'Inter, in cui si è mostrato faro del centrocampo nonostante la giovane età e nonostante l'inesperienza (è la sua prima stagione in A).

Anche il Palermo ha cambiato allenatore, due per la precisione, Ballardini prima e De Zerbi poi, per arrivare all'attuale Eugenio Corini, che in carriera ha sempre avuto soddisfazioni nelle gare contro l'Inter. L'Inter è adesso in striscia positiva da ben sette partite, mentre il Palermo ha accumulato solo 4 punti nelle ultime 10 partite. I rosanero si ritrovano terzultimi con 10 punti, mentre l'Inter è sesta a 36 punti, con la possibilità di scavalcare il Milan e mettersi ad un solo punto dalla Lazio quarta. 

Santon e Rispoli nella partita d'andata | calciomercato.com
Santon e Rispoli nella partita d'andata | calciomercato.com

PALERMO - Posavec fra i pali come al solito, al centro della difesa hanno ormai trovato posto fisso, dopo un avvio che li ha visti scaldare spesso la panchina, sia Gonzalez che Goldaniga. Il terzo centrale sarà Cionek, che ritorna da un infortunio. Corini poi conferma il giovane Pezzella al posto di Aleesami sulla fascia di sinistra, a destra invece giocherà Rispoli, in gol nella partita d'andata. La novità più importante ci sarà a centrocampo, dove Gazzi andrà a rimpolpare le fila al centro per il Palermo, togliendo il posto ad Embalo, che invece avrebbe agito da trequartista al fianco di Quaison. A chiudere il centrocampo Bruno Henrique e Jajalo, per avere corsa e qualità lì in mezzo. Senza Embalo sarà il solo Quaison ad appoggiare Nestorovski

(3-5-1-1): Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Gazzi, Jajalo, Bruno Henrique, Pezzella; Quaison, Nestorovski. All.Corini

INTER - Pioli ha ormai trovato la quadratura del cerchio con il 3-4-2-1 e anche gli interpreti, salvo qualche eccezione, sono sempre gli stessi. Handanovic a difendere i pali, scudo davanti a lui formato da D'Ambrosio, rinato in questa posizione, Miranda e Murillo . Il centrocampo ritrova il suo uomo più in forma Marcelo Brozovic, assieme al neo-acquisto Gagliardini, che ha stupito nelle sue prime due uscite. Resta così fuori Kondogbia, molto positivo anche lui nelle ultime gare. Sulle fasce come sempre Candreva ed Ansaldi la fanno da padroni, il primo a destra ed il secondo a sinistra. Poi Banega scalza nelle gerarchie Joao Mario, che giova di un turno di riposo dopo la Coppa Italia contro il Bologna. Al fianco dell'argentino agirà Perisic, pedina fondamentale dello scacchiere nerazzurro. Riferimento centrale, manco a dirlo, il capitano Mauro Icardi.

(3-4-2-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo; Candreva, Brozovic, Gagliardini, Ansaldi; Perisic, Banega; Icardi