L'avventura di Giampiero Ventura sulla panchina della Nazionale italiana prosegue sulla strada giusta. Il tecnico continua a viaggiare all'interno dei rispettivi centri d'allenamento delle squadre di Serie A, e l'ultima ad aver avuto onore di ospitarlo è stata l'Udinese. Il club friuliano non dispone di un vero e proprio blocco di italiani, ma l'ex tecnico del Torino è rimasto colpito dalla solidità societaria dei Pozzo e dei loro progetti di stadio e settore giovanile. Durante la visita ha rilasciato qualche interessante dichiarazione ai microfoni della stampa riguardando il futuro dell'Italia, compagine che finalmente può contare su una generazione di talenti che non è seconda a nessuno, sia in Europa che nel resto del mondo. E' finalmente arrivato il cosiddetto "cambio generazionale" e, a quanto pare, c'è l'imbarazzo della scelta.

"Lo dicevo in tempi non sospetti che molti di loro sarebbero sbocciati, siamo vicini a un ricambio generazionale. I giovani potranno diventare lo "zoccolo duro" di un'Italia vincente", afferma Ventura.

Qualche elogio anche per il nuovo impianto dell'Udinese e della sua straordinaria organizzazione societaria che la contraddistingue da anni.

“Direi che lo stadio è stata una piacevole sorpresa. Già l’anno scorso quando sono venuto per la prima volta. Mi complimento per le strutture interne e per la grande intuizione: non è solo il secondo stadio di proprietà in Italia ma una struttura straordinariamente efficace. E’ un momento favorevole non solo per la classifica, ma per i presupposti verso il futuro sia con lo stadio che con la squadra. Delneri? Con lui si parla di calcio, c’è grande stima. Lo ritengo uno dei primi ad avere delle idee nel calcio, abbiamo lo stesso modo di vedere e concepire questo sport."

Spazio, ovviamente, anche all'incredibile crescita dei giovani italiani, un fenomeno che finalmente anche noi stiamo iniziando ad instaurare. 

"Ci sono periodi come questo in cui stanno crescendo una infinità di giocatori, magari non ancora pronti per palcoscenici internazionali ma hanno le potenzialità per diventarlo. Hanno bisogno di tempo, di tranquillità, comprensione ma credo che ci siano i presupposti per fare qualcosa di importante. Lo dicevo in tempi non sospetti che molti di loro sarebbero sbocciati. Gli esempi li abbiamo davanti agli occhi: alcuni sono già sulla bocca di tutti, ma altri ci andranno presto con il loro lavoro. Questo è estremamente positivo per la Nazionale, siamo vicini a un ricambio generazionale. Potranno diventare pilastri importanti per un'Italia vincente."

Ventura tocca anche l'argomento del campo riguardante il prossimo match di qualificazione mondiali contro il Liechtsteinen.

“A parte il mio piacere di ritornare, visto che il mio rapporto con la proprietà è ancora forte e intenso dopo l’esperienza a Udine di qualche anno fa, è una partita delicata perché avremo il dovere di vincerla e fare più che bene a livello di numeri per la differenza reti sulla Spagna. Sarebbe bello che questo stadio, questo piccolo gioiello fosse pieno del supporto del pubblico, di incoraggiamento. Da quanto mi hanno detto ogni volta che la Nazionale ha messo piede in Friuli il pubblico non ha mai deluso."

Sorprese nelle convocazioni? Occhio al giovane Chiesa e soprattutto a Mario Balotelli.

"Balotelli? Andrò a vederlo e gli parlerò: lui deve risolvere dei problemi con se stesso. Chiesa? Lo convocherò molto presto..."