Chi ha detto che la Serie B è un campionato poco considerato? Ogni stagione assistiamo a clamorosi ed entusiasmanti colpi di scena, all'esplosione di qualche giovane promettente, e soprattutto andiamo a "studiare" più da vicino le neopromosse provenienti dalla Lega Pro. Quest'anno stiamo ammirando le "gesta eroiche" di Cittadella, Benevento SPAL, tutte provenienti dall'ex Serie C. Stanno disputando un campionato straordinario che sta andando oltre le aspettative della vigilia. I campani guidati da Marco Baroni si stanno distinguendo dalle altre per via della loro capacità di offrire un calcio vivace e propositivo, con conseguente risultato di un secondo posto meritato. 

Straordinario lavoro anche da parte della Spal di Leonardo Semplici, un tecnico che si sta imponendo ottenendo risultati di prima fascia. Il suo marchio di fabbrica è il 3-5-2, un modulo che è stato adottato da numerosi club italiani. E' un calcio offensivo, si attacca sia in ampiezza che in profondità, con il passaggio al 3-3-4 in fase di possesso. Durante la costruzione della manovra, i tre difensori centrali insieme al regista vanno a formare un triangolo; le mezzali e gli esterni di centrocampo si alternano nel garantire l’ampiezza, liberando così anche lo spazio per l’imbucata del difensore verso i due attaccanti. Le mezzali offrono movimenti in ampiezza e in profondità, come detto, ma anche occupazione degli spazi intermedi ai lati della linea di centrocampo avversaria. Movimenti coordinati anche per quanto riguarda le due punte che stanno molto vicine e combinano sia quando ricevono per vie centrali sia dagli esterni. E' un calcio corale, moderno: questo è il segreto della Spal, una squadra partita con l'obiettivo di salvarsi ma che adesso sta davvero accarezzando l'opportunità di volare in Serie A. 

  

Non è da meno il percorso del Cittadella di Roberto Venturato, con il tecnico nativo di Atherton (Australia) che sta ottenendo riscontri significativi. Il suo credo calcistico si basa su un 4-3-3 proiettato in avanti, formato da un solido quartetto difensivo composto da Pelagatti, Scaglia, Varnier, e Benedetti. I laterati difensivi hanno il compito di macinare chilometri sulle loro rispettive fasce per garantire ai tre centrocampisti - Schenetti, Iori, Pasa - una maggiore copertura. Il metronomo della squadra è Manuel Iori, e la maggior parte delle azioni si sviluppa attraverso i suoi piedi. Il tridente gode di molta qualità: Iunco è un centravanti che si sacrifica molto per la squadra, e nonostante ciò riesce comunque ad arrivare lucido di fronte al portiere avversario. Grande lavoro anche da parte delle ali Arrighini e Strizzolo, più volte chiamate a ripiegamenti difensivi per aiutare la squadra in fase di non possesso. Il trucco? Sacrificio. Magari la squadra di Venturato non ha una rosa in grado di lottare per la Serie A, ma ciò che fa la differenza è l'organizzazione e la voglia di fare bene. In fase di non possesso il 4-3-3 si trasforma in un coperto 4-4-2 garantendo una maggiore solidità. Nello sviluppare l'azione la squadra amplia il proprio raggio d'azione occupando tutte le zone del campo e costringendo gli avversari a indietreggiare per cercare di bloccare gli attacchi. 

La Lega Pro è un campionato che funge da motore per giovani allenatori desiderosi di diventare grandi. Nella passata stagione Venturato e Semplici hanno dimostrato di poter ambire a palcoscenici maggiori, ma anche quest'anno stiamo assistendo a importanti indicazioni che ci portano dritti verso nuove possibili scommesse in panchina. Da monitarore con attenzioni i profili di Stefano Sottili (Arezzo), Cesare Albè (Giana Erminio), Fabio Gallo (Como), Giovanni Cornacchini (Viterbese), Giuseppe Galderisi (Lucchese), Luciano Foschi (Renate), Arnaldo Franzini (Piacenza), Cristiano Scazzola (Siena), Oscar Brevi (Padova), Bruno Tedino (Pordenone), Pasquale Padalino (Lecce), Gaetano Auteri (Matera), Gaetano Fontana (Juve Stabia), Nicola Antonio Calabro (Virtus Francavilla).