Dopo 12 anni di inferno, tra il triplo fallimento sportivo ed i problemi giudiziari che lo hanno fatto sprofondare fino in Serie D, il Venezia targato Joe Tacopina, Giorgio Perinetti e Filippo Inzaghi torna in Serie B. Il pareggio interno con il Fano e la contemporanea sconfitta del Parma a Bassano consentono ai lagunari di conquistare matematicamente la promozione con 12 lunghezze di vantaggio sui ducali a 3 giornate dalla fine: 78 punti in 35 partite, frutto di 23 vittorie, 9 pareggi e 3 sconfitte, 55 goal fatti - secondo miglior attacco – e 26 subiti – miglior difesa del girone B.

Dopo due anni dall’avvento del presidente americano dunque, le promesse sono state mantenute ed i tifosi possono riassaporare il calcio che conta. Tanti i giovani in rosa, guidati da elementi di esperienza come Simone Bentivoglio, ex Primavera della Juve e tanti anni in Serie A con il Chievo, Maurizio Domizzi, passato a Napoli ed Udine, ed il capitano Evans Soligo, cresciuto nel Venezia e tornato in Laguna dopo molte esperienze in giro per l’Italia; con una menzione particolare per il tecnico Filippo Inzaghi, sceso di due categorie dopo l’esperienza al Milan e immerso totalmente in questa nuova avventura, con passione e dedizione: “Questa è una vittoria di tutti noi ed è figlia di questi due anni fantastici voluti da una società che non ci ha fatto mancare nulla” ha dichiarato SuperPippo ai microfoni di RaiSport subito dopo il fischio finale nella festa scatenatasi allo stadio Penzo, con la concentrazione che va già al prossimo impegno, la finale di ritorno della Coppa Italia di Lega Pro, dove c’è da rimontare l’1-0 subito all’andata contro il Matera: “Il futuro è mercoledì 26 aprile, il ritorno col Matera. Vogliamo vincere la Coppa Italia”.

La gioia è irrefrenabile anche per il presidente Tacopina, in conferenza stampa, come riporta trivenetogoal.it: “Oggi questo vecchio stadio faceva davvero un effetto particolare, quando ho iniziato questo progetto nel 2015 sapevo che questa tifoseria aveva sofferto tanto e volevo ridarle lustro e la Serie B. Niente è stato facile da quando sono arrivato, le partite sono state tanto sofferte e stressanti. Ma sapevo sin dall’inizio cosa bisognava fare”. Tanti i complimenti per il mister: “Mi ha detto che è il momento di maggiore orgoglio della sua carriera. Sta imparando molto come allenatore. Quest’anno è stato fantastico, sono molto orgoglioso di lui. Inzaghi resterà il nostro allenatore anche l’anno prossimo e spero per molto tempo ancora”. In cantiere c’è il progetto del nuovo stadio: “L’anno prossimo giocheremo ancora al Penzo, ma speriamo molto presto di avere una nuova casa".