Un evento di beneficenza all’insegna della solidarietà si è svolto questa mattina ad Agropoli, presso il teatro Comunale De Filippo. Organizzato dal calciatore del Pescara  Guglielmo Stendardo, che da anni vive nella cittadina cilentana e da suor Paola, nota tifosa laziale da sempre impegnata per il sociale, l’incontro ha visto la partecipazione di moltissimi personaggi dello spettacolo, presentati dal noto intrattenitore e conduttore televisivo Pino Insegno. “Vorrei ringraziare tutti i presenti, – ha detto Stendardo a inizio lavori - perché la solidarietà deve essere sempre presente nelle nostre vite. Io mi reputo un fortunato e per questo mi sento in dovere di aiutare chi ha bisogno”.

Tra i presenti, molto interessante l’intervento del tecnico della Salernitana Alberto Bollini, che ha ricordato il suo passato nella Primavera della Lazio: “Una bellissima esperienza, che mi ha arricchito sotto il profilo umano e professionale. Il campionato 2012-13 è stato davvero straordinario, abbiamo fatto qualcosa di grande”. Interrogato sui calciatori che, nel bene e nel male, gli sono rimasti impressi durante l’esperienza laziale, il tecnico della Salernitana risponde con stile: “Tra i più talentuosi non posso che citare Keita. Per circa un anno, infatti, il ragazzo non ha potuto giocare a causa di problemi burocratici ed è stato veramente bravo nel sopportare la situazione. Non è affatto facile, infatti, allenarsi senza poter giocare. Chi invece ha deluso le aspettative? Preferisco ricordare l’impegno dei tanti ragazzi che ho seguito, diventati uomini di successo nello sport o nella vita”.

Mai banali, poi, le parole di Xavier Jacobelli, notissimo giornalista sportivo italiano che ha parlato del suo nuovo progetto editoriale: “Credo molto nei giovani, che da sempre osservo con attenzione, selezionando gli elementi più validi. Assieme all’editore con cui lavoro, spesso proponiamo degli stage per dare l’opportunità ai giovanissimi di conoscere come lavoriamo. Lo facciamo per passione, io tutt’ora continuo a lavorare soprattutto grazie alla passione”. Una passione che spinge anche il Presidente del Pescara Daniele Sebastiani: “Il lavoro del Presidente non è facile, ci vuole pazienza e positività. Quando le cose non vanno bene, c’è sempre chi rema contro, non capendo che spesso ci sono fattori che influiscono”. Sulla sventurata stagione del Pescara, a difesa di Sebastiani interviene Stendardo: “Siamo stati sfortunati – ha dichiarato – perché né Oddo né Zeman hanno potuto schierare l’undici considerato titolare, abbiamo subito una serie incredibile di infortuni”.

Ultime dichiarazioni, quelle di Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo che non si è espresso in merito al suo futuro, parlando però del curioso caso che lo ha visto giocare per ben due volte contro suo figlio Federico, punta di diamante del Bologna: “Mi ha negato la gioia della vittoria – scherza – ma sono felice che stia trovando la sua dimensione. Quando abbiamo giocato ero combattuto: da una parte gioivo per le sue ottime prestazioni, dall’altra ero concentrato a seguire i miei ragazzi. Attualmente mi sento completamente immerso nel mio ruolo di tecnico e cerco sempre di imparare qualcosa. Quando ero calciatore – conclude – seguivo i tecnici che mi allenavano sia per capire cosa si dovesse fare che per comprendere cosa non si dovesse fare. Si impara osservando, sempre”.

Un bellissimo appuntamento, dunque, ad Agropoli, dove i presenti hanno potuto confrontarsi con uomini di calcio che, grazie alla loro esperienza, hanno fornito aneddoti interessanti e ricchi di spunti, senza dimenticare il nobile motivo per cui si sono incontrati. 

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.