Una delle sfide più interessanti di questa 21esima di Serie A era sicuramente quella che avrebbe detto tanto sul destino delle speranze di salvezza di Hellas Verona e Crotone: il risultato del Bentegodi è stato un clamoroso 0-3, che ha visto gli Squali meritatamente fare un bel balzo lontano dalla zona retrocessione, portandosi a soltanto due punti dal Cagliari quintultimo. Sempre più lontani dal sogno sono invece gli scaligeri. Di seguito il racconto del match.

Per quanto riguarda le formazioni, Fabio Pecchia opta per un 4-3-3 all'inizio della sfida. Davanti a Nicolas, portiere, ci sono Ferrari, Caracciolo, Heurtaux e Fares. Romulo e Bruno Zuculini fanno le mezzali, Buchel è il regista. Verde e i nuovi acquisti Petkovic e Matos formano il tridente offensive. Zenga risponde con lo stesso schieramento e sceglie Cordaz fra i pali. Sampirisi e Martella sono i terzini, Ceccherini e Capuano i centrali. Barberis, Mandragora e Benali stanno sulla linea mediana, Ricci e Stoian supportano invece Trotta in avanti.

L'avvio di gara è immediatamente condizionato da un evento importantissimo: il primo calcio di punizione della gara concede ad Andrea Barberis la possibilità di calciare dai 25-28 metri sul centro sinistra. Il centrocampista lo fa benissimo e pesca l'incrocio alla destra di Nicolas con un grande gesto tecnico, che vale l'immediato 0-1 dopo poco meno di tre minuti dal fischio iniziale. È in ogni caso un ottimo avvio dei pitagorici, che sfiorano anche il raddoppio al quarto d'ora con un tiro alto di Sampirisi; folgorati invece gli ospiti, che faticano a reagire immediatamente, ma comunque col passare dei minuti guadagnano un po' di campo e consolidano un possesso palla continuo, trovando anche nel frattempo una mezza occasione con Romulo, che calcia largo su un cross dalla sinistra rasoterra.

Al 23esimo arriva l'episodio che probabilmente influisce di più nel proseguio del match: Caracciolo svetta su un corner e colpisce il palo, sulla respinta c'è un tocco di mano di Capuano, giudicato involontario dall'arbitro. Sarebbe rigore, ma neanche la VAR convince l'arbitro a cambiare la propria decisione, fra le polemiche del pubblico locale, che finiscono per far saltare anche un po' i nervi in campo (quattro ammoniti nel primo tempo). Proprio da uno dei tanti falli che seguono in questo periodo del confronto Barberis ha la possibilità di riprovarci, da posizione simile a quella del gol, ma stavolta non inquadra il bersaglio. Nulla di fatto, comunque: il primo tempo termina sul parziale di 0-1, con una situazione davvero calda.

Anche nella ripresa, nonostante il classico tè caldo dell'intervallo, l'energia negli interventi resta molto alta. Tuttavia è ancora la fazione calabrese a essere più cinica, più concreta e a dare le sensazioni migliori, in ambo le fasi di gioco. Su uno sviluppo della manovra dalla fascia destra arriva pure il 2-0, una punizione un po' troppo severa per gli scaligeri, che pagano caro un buco centrale su un bel cross di Ricci, il quale pesca l'inserimento di Adrian Stoian in zona centrale. Col piatto sinistro, l'ex Roma segna direttamente al volo e concretizza una bella azione. Lo 0-2 segna praticamente la fine della prestazione dei padroni di casa: Bruno Zuculini, cercando di recuperare un pallone a centrocampo, commette un'inutile scivolata. L'arbitro non ha dubbi: rosso diretto per l'argentino.

Chiaramente però i gialloblù non possono non provare ad attaccare, visto il risultato, nonostante l'inferiorità numerica suggerisca un atteggiamento comunque prudente. Si aprono così grandi spazi in contropiede, quelli che Federico Ricci non esita a sfruttare: su un assist di Benali, al limite sul centro-destra, l'italiano calcia bene col mancino a giro e pesca l'angolo più lontano con una traiettoria stupenda. 0-3, game, set, match: siamo soltanto al 66esimo, eppure al Bentegodi - tutto sommato è lecito - il pubblico locale inizia a lasciare gli spalti. Lo stesso ex Sassuolo sfiorerà, più avanti, anche la doppietta personale: tuttavia, si dovrà "accontentare" solo del gol e dell'assist già siglati. Il risultato finale è dunque di 0-3: inutili, nel finale, i tentativi dei veneti di perlomeno accorciare il parziale.