Accontentarsi dei primi punti in attesa che anche il bel gioco arrivi: l'Atalanta bada alla sostanza più che alla forma e vince la prima partita del suo campionato, inaugurando al meglio l'Azzurri d'Italia. Di fronte un ottimo Torino, certamente migliore dei nerazzurri sotto il profilo del gioco: la sfortuna, evidenziata da due traverse e numerose occasioni, ha impedito agli uomini di Ventura di raccogliere un risultato positivo. Colantuono, che festeggia le 200 panchine con i bergamaschi, conferma la squadra che ha perso nell'esordio a Cagliari. Ventura invece deve fare a meno dell'infortunato Brighi, sostituito da Basha; a sorpresa Cerci parte dalla panchina, lasciando il posto in campo a Larrondo, mentre El Kaddouri viene preferito a Farnerud.

Per una buona mezz'ora in campo regna l'equilibrio: l'Atalanta cerca di fare la partita, ma il Torino è molto bravo a chiudersi e ripartire. Per la prima occasione bisogna aspettare il 33', quando Denis impegna Padelli con una splendida girata su cross di Koné. Il Torino risponde con un contropiede di El Kaddouri che si invola davanti a Consigli, ma trova la deviazione in angolo del portiere atalantino: sul successivo corner Darmian si inserisce sul primo palo, ma è la traversa a negargli la gioia personale. L'Atalanta comincia pericolosamente a chiudersi e rischia nuovamente grosso: traversone di Immobile sul secondo palo per D'Ambrosio che colpisce a botta sicura, ma Consigli compie un miracolo respingendo in qualche modo con il piede e chiudendo il pertugio in cui si stava infilando il pallone.

Nella ripresa Colantuono prova a cambiare qualcosa davanti, rimpiazzando l'incocludente Livaja con Moralez. Lampo iniziale dei granata con D'Ambrosio che dalla fascia sinistra lancia in verticale Larrondo, ma l'argentino mette sul fondo. Le difficoltà dell'Atalanta si palesano nel momento in cui la squadra è chiamata a impostare il gioco: i granata minacciano ancora Consigli con un tiro alto da ottima posizione di Larrondo. Colantuono passa al 3-4-3, aggiungendo un difensore (Lucchini) al posto di un centrocampista (Koné). L'Atalanta pesca il jolly su palla inattiva e, come accaduto sette giorni fa a Trieste, è Stendardo a sbloccare in mischia: i granata giustamente recriminano per la posizione irregolare di Yepes che ha ostacolato in maniera decisiva Padelli. Ventura corre subito ai ripari mettendo in campo Cerci al posto di Glik, trasformando l'originario 3-5-2 in un 4-4-2 con Cerci esterno destro di centrocampo. El Kaddouri colpisce l'ennesima traversa su punizione, la palla arriva poi a Immobile che mette alto. Colantuono si copre inserendo Baselli per Bonaventura a difesa del vantaggio: il Torino cala fisicamente, avendo dato tutto nella prima ora di gioco. Su calcio d'angolo l'Atalanta trova il raddoppio: Lucchini stacca di testa e batte Padelli, tornando al gol dopo ben nove anni. Ventura prova a ravvivare i suoi mandando in campo Farnerud e Meggiorini, ma la gara ha preso ormai una direzione chiara. Denis sfiora con un tiro da fuori area il primo gol in campionato e Ventura viene cacciato da Bergonzi per proteste. Il Torino si butta in avanti nel finale, ma la buona sorte stasera non ha certo arriso ai granata.