Recco è un paese di circa 10.000 anime sulla riviera ligure di Levante. È qui che l'Atalanta si trova da oggi in ritiro per preparare la delicata partita di Marassi contro il Genoa, in programma domenica pomeriggio. Una decisione che potrebbe nascondere un importante campanello d'allarme dopo gli ultimi risultati poco positivi: nell'ultimo mese e mezzo la Dea ha raccolto soltanto due risultati positivi (vittoria in extremis sul Bologna e pareggio contro la Roma), tre se si considera il successo in coppa Italia sul Sassuolo, nel mezzo tre sconfitte in altrettante trasferte (Livorno, Reggio Emilia e da ultimo Verona). In poco più di 60 giorni si è passati dall'avere una situazione dl classifica solida a una sensazione di precarietà che sarà meglio far passare in fretta. E a Genova, dove i nerazzurri hanno già perso contro la Sampdoria, non è più tempo di scherzare.

Sarà anche per questo che si è deciso di anticipare di 24 ore la partenza alla volta della Ligura. Prima di partire Colantuono si è premurato di ribadire in conferenza stampa che la situazione non è assolutamente fuori controllo: "Il campionato che stiamo disputando rientra perfettamente in quelle che sono le nostre attese. Abbiamo ottenuto 17 punti e ce ne mancano ancora tre per arrivare a 20 e aver compiuto metà del cammino salvezza prima del giro di boa". Un ottimismo quello del tecnico offuscato da un calendario che da qui alla fine del girone di andata riserva all'Atalanta un cammino tutt'altro che in discesa: il 22 a Bergamo arriva la Juve, poi nel volgere del nuovo anno ci sarà il Milan da affrontare a San Siro e chiusura soft (si spera) al Comunale contro il Catania fanalino di coda. Tra i bergamaschi e la zona rossa ci sono appena quattro punti, con tre squadre a fare da spartiacque (Chievo a 15 punti, Sampdoria e Sassuolo a 14) e Udinese e Lazio che accompagnano i nerazzurri a quota 17.

Tanti i motivi di preoccupazione, ma Colantuono tira dritto: "La nostra classifica è ancora buona, possiamo quindi continuare a lavorare con serenità. Non mi interessano i punti che avremo a Natale, bensì quelli che ci ritroveremo dopo la diciannovesima partita. Se saremo oltre i 20 andrà bene, altrimenti dovremo fare di più". La prestazione di Verona, risultato a parte, è quella che bisogna ripetere: "La nostra prova al Bentegodi è stata senz'altro positiva. Abbiamo creato tre nitide occasioni da gol e perso su due errori arbitrali colossali (angolo inesistente e fallo da rigore iniziato fuori area). Di solito non mi permetto mai di criticare l'operato degli arbitri, ma in quel caso le sviste sono state determinanti".

Un alibi di cui l'Atalanta può servirsi per giustificare l'attuale momento negativo è dato dai numerosi infortuni che da un mese a questa parte continuano a flagellare i nerazzurri. Anche se, e questa è una buona notizia, qualcuno sta recuperando. Tra i giocatori arruolati per Marassi figurano Stendardo (nei giorni scorsi ha sostenuto nuovamente l'esame da avvocato) e Maxi Moralez, oltre a Bonaventura e Del Grosso che saranno valutati domani.