​​Una chance concessa dal mister Colantuono per Marko Livaja sprecata in malo mado quella della maglia da titolare nella partita contro il Verona. Un peccato dal punto di vista comportamentale e non dal lato prestazionale sul campo che,pur non essendo stata una delle migliori partite dell' Attaccante, non è' stata un disastro totale.Marko ha lottato, ha creato delle occasioni per la sua squadra, ha cercato in tutti i modi di essere utile mostrando tutta la sua voglia di conquistare un posto da titolare fisso nell' Atalanta. L'esuberanza e' però una caratteristica del carattere dell' attaccante croato che di certo non si è scoperto ora. Ci sono già stati due episodi che l'hanno testimoniato. L'anno scorso il diverbio con Radovanovic, ora al Chievo, e quest'anno il rifiuto di scaldarsi nella partita contro l' Udinese. 

Questa volta e' successo con dei tifosi. Dopo la sostituzione, che naturalmente Marko non ha gradito, l'attaccante si è girato verso i tifosi presenti nel parterre facendo il segno di stare zitti portando il dito sulle labbra. Il tutto è' proseguito anche dopo la partita sui social. Marko non ha retto i troppi insulti arrivati sul suo profilo facebook e ha iniziato a rispondere a tono verso tutti coloro che, mostrando solo stupidità,gli davano dello zingaro.
Reazione spropositata da parte del giovane croato figlia, forse, della frustrazione e dell' immagine che Livaja ha creato di sè. A Bergamo non è mai entrato nel cuore dei tifosi a causa di alcune prestazioni in campo non all'altezza non per mancanza tecnica ma per svogliatezza.
La reazione avuta da Livaja e' davvero esagerata e non e' in alcun modo giustificabile ma bisogna tener conto che è ancora un ragazzo giovane e ha un futuro davanti a sé che può essere davvero importante. Non è certo l'unico "bad boy" in circolazione, un esempio su tutti Balotelli. Questo episodio può essere una sorta di chiusura di rapporto tra Marko e l'Atalanta che andrebbe a sfavorire entrambe. Ora sta alla dirigenza, ai tifosi e sopratutto a Livaja cercare di ricucire il rapporto.