Si chiude a Bergamo la sesta giornata della massima serie. La Sampdoria di Walter Zenga bussa alla porta dell'Atalanta di Edy Reja. Due punti dividono le squadre in classifica, con l'undici blucerchiato che guarda da vicino posizioni intriganti e l'esperto Reja che controlla il vento alle spalle degli orobici.  

Momento propizio per dare continuità ai recenti sorrisi. La vittoria casalinga sulla Roma rappresenta un biglietto da visita importante, ma l'Atalanta, forte del successo del Castellani, non concede sconti. La salvezza passa da tappe difficili, occorre cercar punti un po' ovunque.

Reja pone l'accento sulla fase offensiva dei rivali di giornata. Un mix esplosivo guida l'attacco della Samp, rapidità e qualità, da Eder a Muriel.

Davanti i blucerchiati hanno velocità e grandi capacità tecniche. Eder poi lo conosco da un bel po’ di tempo. Lo volevo portare prima alla Lazio e poi anche al Napoli. Poi prendemmo Lavezzi. Era ancora giovane ma i colpi si vedevano già”.

Dopo un inizio difficile, l'Atalanta mostra di assimilare via via le richieste del tecnico. Un progresso non solo a livello gioco, uno step mentale decisivo per chi lotta ogni domenica per un traguardo.

Giovedì abbiamo finito finalmente in undici, un segno di crescita e diconsapevolezza. Abbiamo anche rischiato meno, perché siamo stati più attenti anche nella gestione della palla. Ora vorrei si continuasse così”.

Si passa poi ad analizzare la quadratura della compagine di Zenga. La Samp è perfetta nel capovolgere l'azione. Esiste una stretta correlazione tra i reparti, i giocatori in campo si aiutano vicendevolmente e a beneficiarne è l'intera squadra.

Si difendono bene, se serve anche in otto. Soriano fa il trequartista ma dà una grossa mano anche dietro. E davanti hanno velocità e grandi capacità tecniche. Sono moralmente al top, sarà una bella partita. A noi piace proporre gioco, però dovremo stare attenti a non scoprirci. Guai dare spazi ai blucerchiati”.

Non c'è spazio per le rivoluzioni. Reja si affida all'usato sicuro. Chi gioca risponde bene, inutile ribaltare l'assetto iniziale.

Se tutti stanno bene e se si viene da buon risultato non mi piace cambiare più di tanto. Lo farò solo se necessario”.

Sul fronte opposto, Walter Zenga, a Samp Tv, riconosce le insidie della trasferta di Bergamo. Riconoscimenti a Reja, tecnico navigato, ma certezza dei propri mezzi. La Samp non accetta compromessi, in campo per vincere.

"Battere una grande squadra porta entusiasmo, ma anche responsabilità. L’Atalanta è allenata da un tecnico che ha tanta esperienza e la sua mano si vede. Storicamente la trasferta di Bergamo è sempre stata ostica ma, pur rispettando l’avversario, noi vogliamo provare a fare risultato".

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Johnathan Scaffardi
Lo sport come ragione di vita, il giornalismo sportivo come sogno, leggere libri e scrivere i piaceri che mi concedo