L'Italia nel destino, sempre e comunque. Alejandro Gomez, più conosciuto come Papu, soprannome affibiatogli per la sua ridotta statura, si sente sempre più rappresentato dal tricolore. Famiglia italiana, crescita e maturazione calcistica italiana, da Catania a Bergamo, passando per l'Ucraina, ma per una stagione sola. Difficile, dal punto di vista dell'ambiente, lasciare la Sicilia per trasferirsi lontano, in un luogo diverso e complicato, per motivi politici. "Abbiamo ancora un gruppo di Whatsapp chiamato 'Catania dei record', eravamo come in famiglia, era come stare in Argentina", ha raccontato il Papu, in un'intervista concessa a Sky Sport e riportata dalla Gazzetta dello Sport.

La sua famiglia resta però italiana, in tutti i sensi. Sia in campo, che fuori. Ora dell'Atalanta Gomez non è solo il giocatore più decisivo e rappresentativo, ma gli capita anche di portare la fascia da capitano: "Quest'anno sento di più la responsabilità, tra l'altro ogni tanto indosso la fascia di capitano, è la prima volta che mi succede". Eppure quest'estate il trasferimento a una grande sembrava vicino, l'italo-argentino aspettava, ma senza forzare una cessione. E racconta che in passato è "stato vicino sia all'Inter, dove mi voleva Stramaccioni, sia alla Fiorentina, quando c'era Montella".

Il presente dice ancora Bergamo, ancora dea, ancora gol e assist, decisivi, ovviamente. Prestazioni di livello che non passano inosservate, nemmeno a Giampiero Ventura. Già, perchè Gomez è convocabile nella nazionale Italiana, lui che si sente azzurro a tutti gli effetti: "Mi piacerebbe giocare nell'Italia, per me ormai è come l'Argentina, se ci fosse la possibilità mi piacerebbe. Sono da tanti anni in Italia, la mia famiglia è ormai italiana, i miei bambini sono cresciuti qui. Pochi mesi fa Ventura è venuto a vedere qualche allenamento dell'Atalanta, ci siamo salutati e abbiamo parlato. Mi ha detto che dipende tutto da quello che faccio in campo, se faccio bene avrò poi la possibilità di andare in Nazionale. Io sono pronto". La palla passa al Commissario Tecnico, ma il Papu c'è.