Si ricomincia e molti occhi saranno puntati sull'Atalanta di Gasperini, una delle rivelazioni, se non quella principale, della prima parte di campionato. La seconda parte del 2016 è stata a dir poco esaltante per la squadra nerazzurra che ha raccolto risultati, consensi e ha messo in mostra tanti giovani italiani molto interessanti. Non a caso la Juventus ha bloccato Caldara per il futuro e l'Inter è pronta a chiudere per Roberto Gagliardini.

La conferma arriva anche da Gasperini in conferenza stampa alla vigilia del Chievo, primo avversario del 2017: "Gagliardini lo porto in panchina, è la soluzione migliore per lui, per l'Atalanta e per l'Inter in attesa che la situazione si definisca. La scelta spetta a me ed è solo mia. Non conosco le tempistiche, ma gli accordi sono stati fatti: per me e per tutti è un giocatore che sta andando via. Bisogna formalizzare, non so quando l'affare si concretizzerà. Sono partiti Pinilla e Stendardo, ma la rosa è comunque molto numerosa e mi consente più soluzioni anche in termini di scelte per domani. Il mercato non può dare fastidio, non deve essere un alibi. Finché si rimane qui si lavora per l'Atalanta e si pensa al suo campionato. Ci sono ventitré giocatori tra cui scegliere." 

Insomma, il mercato è destinato a cambiare un po' il volto dell'Atalanta, ma il Chievo deve essere la priorità di tutti in questo momento: "Il Chievo è una squadra ostica, ma noi ci presentiamo per questa prima partita dell'anno con fiducia e consapevolezza dei nostri mezzi. Vogliamo chiudere il girone d'andata nel miglior modo possibile. Sarà una partita difficile, dovremo avere grande concentrazione e attenzione. E' una gara che in 90' può avere risvolti diversi, dovremo essere preparati ad affrontare ogni episodio. Il nostro credo non cambia e cioè la convinzione di poter ottenere sempre il massimo: senza questa mentalità non avremmo vinto la gara con l'Empoli. Perciò dobbiamo mantenere sempre questo spirito e questo atteggiamento."

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni