In attesa della rifinitura a porte chiuse in cui si scioglieranno gli ultimi dubbi di formazione, Gian Piero Gasperini può lavorare con il gruppo a completa disposizione, a parte Konko e Dramè che mancano all’appello già da qualche settimana causa infortunio e che continuano con il piano di recupero personalizzato.

In vista del match di domenica pomeriggio contro il Cagliari all’Atleti Azzurri d’Italia, il mister sta pensando di riaffidare le chiavi del centrocampo a Franck Kessiè. L’ivoriano è rientrato da una deludente Coppa d’Africa – per lui e per gli elefanti – ma ha dimostrato quanto sia importante per i nerazzurri a Torino: entrato ad inizio ripresa, ha preso in mano la squadra, consentendo ai suoi di pervenire al pareggio, anche se per la prestazione offerta l’Atalanta avrebbe meritato certamente qualcosa in più. Nonostante le offerte piovute da ogni dove a gennaio per portarlo via, rimarrà almeno fino a giugno e la Dea non può prescindere da lui. Di fianco a Kessiè ci sarà Freuler, non brillantissimo contro il Toro ma elemento necessario per l’equilibrio della mediana.

Sugli esterni confermatissimi Conti e Spinazzola, mentre davanti, oltre a Petagna – autore di 2 goal, un assist ed un rigore procurato nelle prime 4 partite del 2017 – e l’intoccabile Papu Gomez, agirà Jasmin Kurtic, che ha da farsi perdonare almeno due palle goal divorate contro i Granata domenica scorsa.

L’unico vero dubbio è in difesa: nel trio davanti a Berisha ballottaggio tra Masiello, Zukanovic e Toloi per due maglie, insieme a Caldara che si posizionerà al centro. Inizieranno in panchina i nuovi acquisti Cristante, Mounier e Hateboer, quest’ultimo presentato nella giornata di ieri. L’ex Groningen ha sottolineato il fatto che la capacità di Gasperini di lavorare con i giovani sia stato uno dei fattori che ha influito di più sulla sua scelta di trasferirsi a Bergamo.

Negli ultimi 14 incontri tra Atalanta e Cagliari a Bergamo, i nerazzurri non hanno mai perso, vincendo 10 volte e pareggiandone 4. L’ultima affermazione sarda risale alla stagione 1991-92, quando Herrera decise in favore della squadra allora allenata da Carlo Mazzone.