55 punti e un sogno chiamato Europa che si fa sempre più concreto, nonostante l'agguerrita concorrenza di Inter, Lazio e Milan. L'Atalanta ormai pensa da big, pensa ad un traguardo storico, come il raggiungimento di un piazzamento che consentirebbe l'accesso all'Europa League. Perchè il lavoro fin qui svolto da Gian Piero Gasperini merita il successo come epilogo.

Il tecnico degli orobici parla anche di questo all'Eco di Bergamo, in un'intervista esclusiva. Una stagione da record, per la squadra e per l'allenatore, che sottolinea soprattutto lo score di 17 vittorie in 29 partite: "Tra tutti è il record che considero più importante, aspetto la 18a per festeggiare. Perché il pareggio è calcolo, la vittoria è il mio calcio".

Pareggio, questo sconosciuto. Sono solo 4 le nell'annata dell'Atalanta, a fronte di 8 sconfitte. Gasperini spiega, proprio riguardo alla mancanza di pareggi: "Oggi potremmo avere 5-6 vittorie meno e 2-3 sconfitte meno, con tanti pareggi in più. Ma non saremmo a quota 55, meglio restare qui". Aggiungendovi anche un monito: "La Fiorentina è ancora in corsa...".

Uomo chiave, per la corsa all'Europa, è Alejandro Gomez. Sono 11 i gol dell'argentino, cinque in meno di un altro albiceleste che ha scritto pagine importanti a Bergamo, El Tanque German Denis: "Vorrei avere il Papu di oggi fino alla fine del campionato. Potrebbe essere come il miglior Denis", afferma infatti Gasperini. "Mi piace l’idea del Papu come Denis, a 16 gol. E non fa il centravanti. Se poi vuol salire a 17...".

Oltre ai gol del Papu, però, serviranno anche quelli di Andrea Petagna, fresco di convocazione in Nazionale ma anche reduce da una prestazione poco brillante contro il Pescara, con tanto di amarezza al momento della sostituzione decretata da Gasp: "Non lo voglio più vedere con la faccia che aveva col Pescara. La faccia di uno che dice 'tanto non segnerò mai'. L’ho già avvisato: 'se rivedo quella faccia, ti tolgo...'", afferma l'allenatore.

I due gioielli dell'attacco sono, come altri disseminati per il campo (Conti e Kessié su tutti), al centro delle voci di mercato. Testa al presente, avverte il tecnico, che poi glissa anche sul proprio di futuro: "Non ne parlo: ho chiesto ai giocatori di non farlo, permettetemi di dare l’esempio...". Con un oggi così bello, meglio godersi il momento. E sì, vale anche per Gasperini.