La sfida tra Atalanta e Sassuolo rappresentava, metaforicamente, un passaggio di consegne tra chi ha centrato l'impresa europea nella scorsa stagione e chi, scongiurando crolli nel finale, lo farà quest'anno. Sul campo è arrivato un pareggio per 1-1 firmato da Pellegrini e Cristante, ma le reazioni del post sono state molto diverse.

Eusebio Di Francesco, intervistato subito dopo il match nella sala stampa dello Stadio Atleti Azzurri D'Italia, si è detto soddisfatto per il risultato dato che i suoi, pur essendo stati avanti per gran parte del match, sono riusciti a portare a casa. L'Atalanta, infatti, si è fatta vedere con insistenza soprattutto nel secondo tempo, andando più volte vicina alla rete sia prima che dopo il pareggio di Cristante: “Per come è andato il finale del secondo tempo, abbiamo rischiato di farci riprendere abbiamo giocato contro una squadra in una forma fisica e psicologica straordinaria. Abbiamo fatto un’ora bene, poi dopo il gol abbiamo sofferto. Nel secondo tempo ci siamo schiacciati e siamo stati poco bravi a tener palla con gli attaccanti, loro sono stati molto bravi con gli esterni e noi un po’ fragili”.
A chi gli chiede se vede similitudini tra la cavalcata del suo Sassuolo e quella dell'Atalanta, Di Francesco risponde sorridendo e tirando fuori tutta la sua sportività: “L’entusiasmo e l’aggressività. Anche se con sistemi di gioco diversi, io e Gasperini amiamo un calcio non di attesa. Faccio i complimenti al mister, alla scelta di questi giovani e a un vivaio che sfrutta il lavoro di anni, il Sassuolo ha iniziato ora a fare questo, ha vinto il Viareggio, oggi ne avevamo due del vivaio in campo, Berardi e Adjapong”.
Si è tanto discusso anche sulla sostituzione del primo tempo, quando Gregoire Defrel ha accusato problemi muscolari, con Di Francesco che ha scelto Matteo Politano, ala, schierato come falso nove invece di puntare su un centravanti di razza come Alessandro Matri. L'ex-tecnico del Pescara ha difeso la sua scelta motivandola sia tecnicamente che a livello di mentalità. “L’ho fatto perché volevo un giocatore più dinamico e meno statico, perché l’Atalanta segue molto l’uomo, volevo portare fuori Caldara per riuscire a infilarci negli spazi. A volte le scelte premiano, a volte no, ma io provo, è il momento di fare delle valutazioni”.

Umore positivo anche dall'altra sponda, con Gian Piero Gasperini, intervistato ai microfoni di Sky, che ha voluto concentrare l'attenzione più sulla grande reazione dei suoi ragazzi, capaci di rientrare in partita e di portare comunque a casa un punto, che sulle tante occasioni mancate dalla sua Atalanta nell'arco dei novanta minuti: "E' arrivato questo pareggio, lo accettiamo e sono soddisfatto per la prestazione. Non sempre si riesce a vincere ma abbiamo fatto di tutto per trovare i tre punti. Orgoglioso della reazione dei miei ragazzi nel secondo tempo, nella prima frazione c'è stato soltanto un quarto d'ora in cui siamo stati meno brillanti." 
Le parole finali, poi, sono state rivolte al Papu Gomez, ammonito e diffidato, che quindi salterà l'importantissima sfida dell'Olimpico contro la Roma: "Gomez difficilmente viene ammonito, non giocherà a Roma ma sarà pronto per un finale strepitoso come oggi che è stato il grande protagonista. Ci sono squadre fresche e veloci come oggi il Sassuolo, era difficile riprendere in mano questa partita e alla lunga l'avremmo anche vinta. E' stata comunque un'impresa".