Si è messo in luce con la maglia dell’Ecuador nel campionato sudamericano under 20, tra gennaio e febbraio, mettendo a segno 5 reti in 9 partite ed arrivando secondo con i compagni nel torneo. Nella prima metà di stagione non ha avuto chance di scendere in campo con la maglia dell’Atalanta e lunedì prossimo partirà di nuovo per il Sud America, ma ha avuto comunque la possibilità di debuttare in Serie A, come successo il 15 aprile scorso contro la Roma all’Olimpico.

Bryan Cabezas è stato il protagonista del consueto incontro con i tifosi all’Atalanta Store di Bergamo – era prevista la presenza di Ervin Zukanovic, ma il difensore bosniaco ha dovuto dare forfait per “sopraggiunta indisponibilità”, come spiega il sito ufficiale del club – ed ha avuto modo di esprimere le proprie sensazioni riguardo ai prossimi impegni della squadra ed anche ai suoi obiettivi: “Questi mesi sono stati una tappa d’adattamento, poi ho avuto la fortuna di aver fatto un ottimo Sudamericano, Vicecampione con l ’Ecuador e capocannoniere: spero che dopo aver debuttato l’Atalanta arrivi in Europa League” le parole riprese dall’Eco di Bergamo, e poi spiega: “La prossima potrebbe essere l’ultima convocazione: lunedì parto per l’Ecuador, dove i miei compagni Under 20 sono già al lavoro in vista del Mondiale coreano di maggio, spero di fare una grande prestazione, una vetrina per me e l’Atalanta stessa. Sono dispiaciuto di lasciare ora i miei compagni impegnati nel momento più importante della stagione, li seguirò, sperando in un finale positivo”.

La differenza fra calcio sudamericano e calcio italiano è stata evidente per Cabezas ed ha dovuto adattarsi: “Sono cresciuto, anche tatticamente, ho imparato la fase difensiva e nuovi movimenti in attacco grazie al mister. Il cambio d’allenamento è stato importante rispetto al Sud America, ma adesso mi sto abituando. A Roma ero molto emozionato e non speravo di esordire in una partita così difficile, in una fase in cui loro spingevano molto”, con uno sguardo all’immediato futuro: “Il mister non ha avuto problemi a mettermi in campo a Roma, non vedo perché non potrebbe succedere con la Juventus. La squadra è pronta e concentrata, sentiamo che è speciale, siamo carichi e possiamo vincerla”.