Quarta tornata europea per l'Atalanta di Gasperini. A Nicosia, la compagine nerazzurra può certificare l'approdo alla fase successiva, completare un cammino fin qui perfetto. Due vittorie casalinghe - con Everton e Apollon - un pari esterno - sul difficile rettangolo del Lione. Sette punti, due di vantaggio sui transalpini. L'Apollon, avversario odierno, non è però tagliato fuori, può sfruttare il campo di casa e il contemporaneo scontro tra Lione ed Everton per accorciare e regalarsi un'occasione. Il doppio pari con le due squadre citate poc'anzi induce a sognare. 

L'Atalanta approda alla sfida dopo la sconfitta in campionato con l'Udinese. Battuta d'arresto dopo tre vittorie consecutive, un passo indietro specie dal punto di vista caratteriale, come sottolineato prontamente da Gasperini. Nella stagione corrente, la squadra incappa spesso in contro-prestazioni, fatica a mantenere sulla lunga distanza la necessaria lucidità. Il doppio impegno presenta il conto, prevedibile. L'Apollon non rappresenta ostacolo insormontabile, ma la gara d'andata deve fungere da monito. Al primo passaggio a vuoto, pari di Schembri. Ininfluente, vista la pronta reazione con Petagna e Freuler, ma indicativo delle difficoltà che una gara europea comporta. 

L'Apollon concentra, come detto, ogni proposito nei 90 minuti di questa sera. Un buon ruolino, di recente, in campionato - quinta posizione a meno sette dalla vetta - un cammino oltre il confine nazionale oltre le aspettative. 

Gasperini non può disporre di Gomez. Assenza pesante, spazio a Kurtic sulla trequarti, con Ilicic al fianco di Petagna. Possibile anche uno schieramento tattico leggermente differente, con l'ex Fiorentina in linea con Kurtic, una sorta di albero di natale. De Roon è a disposizione dopo i fastidi dei giorni scorsi, si colloca in mediana insieme a Freuler. Spinazzola e Castagne al largo, Caldara dirige il comparto a tre di difesa. Toloi va in panchina, come Cristante. Masiello - diffidato -  rifinisce la linea a protezione di Berisha con Palomino.

Avgousti propone l'Apollon con il 4-2-3-1, Maglica è il terminale ultimo della manovra, alle sue spalle si muove una batteria a tre effettivi. Schembri e Jakolis partono dall'esterno, Alex, il 10, da posizione centrale. Allan e Sachetti si spartiscono i compiti nella zona nevralgica, Alef e Yuste oscurano la porta di Bruno Vale. I laterali bassi sono Joao Pedro e Vasiliou. 

Fischio d'inizio alle 19, dirige il lettone Treimanis.   

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