Smaltita la sosta per le Nazionali, in campionato riprende anche per Bologna e Palermo, entrambi reduci da sconfitte, diverse per forma e risultato, nell'ultimo turno prima della pausa. 

Se i ragazzi di Roberto De Zerbi hanno mostrato incoraggianti segnali di crescita, giocandosi i tre punti alla pari con il Milan, lo stesso non si può dire di un Bologna arrendevole, asfaltato da un super Salah all'Olimpico di Roma. La classifica però, parla ancora in favore dei rossoblu, sei punti sopra la linea retrocessione alla vigilia della tredicesima giornata, stabilita dal Pescara, fermo a quota sette. Il Palermo invece, penultimo e con soli sei punti all'attivo - tutti ottenuti in trasferta - è già con le spalle al muro. Nonostante il bel gioco mostrato con il Milan, a Bolgona servirà fare punti pesanti per ridare slancio al progetto salvezza. 

Proprio per questo motivo, alla vigilia della sfida del Dall'Ara, Roberto Donadoni ha portato l'attenzione del Bolgona verso un rivale tanto ostico quanto imprevedibile: "Le prossime gare possono voler dire molto. Pensiamo al Palermo innanzitutto" - esordisce l'ex calciatore del Milan - "Non sarà un cliente facile ma dobbiamo smetterla di concedere regali agli avversari di concedere qualcosa che non dipende soltanto dalla bravura loro, ma a volte anche da qualche demerito e ingenuità nostri. Dobbiamo limare questo e fare una partita di livello, tonica, determinata". Proprio sull'atteggiamento poco concentrato evidenziato dai suoi ragazzi, e sulla pericolosità di una squadra come il Palermo, tiene banco la conferenza del tecnico: "Il Palermo, se vuol avere chance di tornare con una classifica competitiva con le altre squadre che lottano per la salvezza, cercherà di fare risultato. Sappiamo di trovare un avversario tosto e difficile, a detta di tutti  una squadra che ha sempre cercato di giocare al calcio e ottenere il risultato attraverso quello". 

Donadoni in conferenza. Fonte foto: bolognafc.com
Donadoni in conferenza. Fonte foto: bolognafc.it

Il match di domani, sancirà il ritorno al calcio giocato di Antonio Mirante, colpito a fine agosto da alcuni problemi cardiaci. Il portiere è stato ritenuto idoneo dai medici e dunque, sarà convocato da Donadoni. Sulla titolarità o meno di Mirante però, il suo allenatore ha risposto così: "Il fatto che Mirante sia tornato in piena efficienza è la cosa più importante. E' a disposizione, oggi valuto se farlo giocare o meno".
Ciò che induce a non bruciare le tappe, non è solo la scarsa efficienza fisica di Mirante ma anche le grandi prestazioni di Angelo Da Costa, elogiato a più ripresa da Donadoni: "Quel che ha fatto Da Costa fino a oggi è ammirevole. È un uomo e un professionista esemplare. Ho visto tanti rapporti conflittuali tra primo e secondo portiere. Un rapporto come quello tra Antonio (Mirante) e Angelo (Da Costa) non lo avevo mai visto. Che ci sia sana competitività è importante, ma la correttezza tra loro è straordinaria. La decisione la prenderò con calma e tranquillità. Questo è l’ultimo dei miei problemi".

In chiusura, Donadoni fa il punto sulla situazione infortunati, indisponibili e recuperati. Tra i tanti nomi, il pieno recupero di Destro solletica il tecnico: "Maietta sta bene, ha voglia di giocare, il suo spirito mi piace. Destro è a posto, si sta preparando nel modo giusto e non ci sono problemi. Sadiq solo ieri ha ripreso a lavorare a pieno regime e non è al top. Krejci non ha particolari problemi, Helander è fermo. Rizzo sta bene, mentre Mounier ha lavorato in maniera prudente".