Un altro successo - il terzo consecutivo - per il Bologna, che continua a convincere nell'ottava giornata di Serie A. Un derby non semplice attendeva oggi  rossoblù al Dall'Ara, contro la SPAL, una compagine ostica che è riuscita comunque a dare dei problemi, ma che è stata battuta per 2-1 con la rete di Poli e l'autogol decisivo di Salamon. Dopo il match, uno dei migliori in campo, Simone Verdi, ha parlato ai microfoni di Sky Sport, esprimendo inizialmente tutta la sua soddisfazione per la prima vittoria in casa stagionale: "Oggi davanti a questa bella cornica non potevamo fallire. Affrontavamo una squadra che anche se con pochi punti ha una buona organizzazione e un allenatore che li fa giocare bene. Dovevamo giocare con determinazione per portare a casa i punti e ci siamo riusciti".

Il giocatore ha in seguito parlato di Rodrigo Palacio, il suo compagno 35enne che si sta riscoprendo ragazzino: "E' un professionista d'esempio a tutti: ci fa capire che per essere a certi livelli bisogna essere come lui. Anche a 35 anni si allena sempre a certi livelli, con grande voglia".

Le prospettive future degli emiliani magari saranno quelle di un sogno europeo, il ragazzo invece potrebbe sperare nella chiamata del CT Ventura per i play-off in vista dei Mondiali di Russia 2018: "Dobbiamo continuare così, raggiungere il prima possibile i 40 punti e se continuiamo così possiamo anche ambire qualcosa di più importante, ma per ora dobbiamo continuare così. Azzurro? Non ci penso, la mia Nazionale al momento è il Bologna e devo lavorare come sto facendo per portarla il più in alto possibile".

Alla stessa emittente televisiva americana ha parlato, in seguito, l'allenatore della squadra Roberto Donadoni. Queste le sue parole d'insoddisfazione sulla partita, che nonostante il risultato nasconde diversi spunti di miglioramento per una compagine che sta già diventando ambiziosa: "Intanto è importante dare continuità, è una cosa che per noi ha un peso notevole. Ci sono state tante cose che non mi hanno particolarmente soddisfatto. Era una partita difficile contro un avversario complicato, messo bene in campo e che sa cosa fare. Nella gestione dei momenti non siamo stati particolarmente bravi. Andava chiusa prima con più occasioni da gol e concretizzate meglio. La vittoria ci fa capire che la strada intrapresa è quella buona ma adesso dobbiamo fare meglio".

E per l'attaccante argentino ex Inter quasi sono terminati gli aggettivi:"Palacio dobbiamo smettere di definirlo, è semplicemente un giocatore straordinario. Non è la data di nascita che cambia le cose: quando uno ha la voglia e le abilità che ha lui, e il gusto di giocare a calcio che ha lui non c'è niente da dire".

A proposito di Simone Verdi, l'allenatore lo usa come esempio per un salto di qualità che deve fare tutta la squadra per migliorare definitivamente e poter sperare magari in dei grandi obiettivi: "Prima parlavo un po' con Simone e gliel'ho detto, ma se facciamo una disamina della sua carriera, con le squadre che ha avuto ed i problemi che ha avuto, c'è da riflettere. Ha dei limiti e deve limarli: ha mezzi fisici importanti - così come Di Francesco - ed una qualità tecnica superiore alla media. Deve ancora incrementare, è un piccolo appunto che serve a lui e agli altri per crescere".

Il gol dell'1-0 viene infine descritto dal tecnico, su sollecitazione dei giornalisti presenti in studio: "L'azione è iniziata da Simone con un lancio di 40 metri, poi palla sul secondo palo dove si è smarcato benissimo Palacio e poi c'è l'inserimento di chi ha la voglia di andare sottoporta come Poli".