Giornata di vigilia significa giornata di conferenze; in Serie A, ma non solo. Anche in questo freddo 29 dicembre è così per il Bologna, pronto a sfidare l'Udinese in un match abbastanza interessante, ma in cui Roberto Donadoni e i suoi non hanno intenzione di perdere punti. Proprio il tecnico, a poche ore dalla sfida, ha fatto il punto nella sala stampa, come riportato da TuttoBolognaWeb. Ecco il suo pensiero t ra una specie di bilancio di fine 2017 e la possibilità di chiudere in positivo, con anche un cenno sugli obiettivi stagionali: "Noi oggi potevamo avere qualcosa in più come punti. Dobbiamo essere realisti, è un’occasione per incrementare il nostro bottino. Sarà così anche per loro che hanno invertito il trend. Sarà una partita dura dal punto di vista fisico in cui la determinazione sarà decisiva. Loro hanno trovato l’amalgama. Noi dobbiamo vivere alla giornata, gara dopo gara, pensando al possibile salto di classifica e mettendo pressione a chi ci sta davanti e dietro. Se noi facciamo punti obblighiamo anche gli altri a farne. Ci sono cinque mesi da qui a maggio, vorrei arrivare in fondo con questa posizione di classifica ma è un ragionamento fine a se stesso. Conta solo il presente, che parte dalla partita di domani".

Il bilancio viene poi ristretto a questa prima parte d'annata, positiva ma con dei punti ancora in sospeso, come ad esempio quello di un rendimento che al Dall'Ara non è così positivo come ci si potrebbe aspettare guardando i risultati in trasferta: "La classifica è buona, ma sono convinto che in termini di autostima si possa fare meglio. Manca ancora qualcosina perché la squadra ha le capacità per colmare determinate lacune. Rendimento interno? Cambia anche l’atteggiamento degli avversari, dobbiamo dimenticarci su quale campo giochiamo ed essere aggressivi sempre. Serve essere focalizzati su ciò che va fatto in campo senza distrazioni esterne".

Il tecnico fa poi il punto sulla situazione degli infortunati e degli squalificati, per poi allargare il discorso su alcuni singoli non particolarmente in condizione e sul minutaggio più in generale: "Stanno tutti bene, mancherà solo Poli squalificato. È chiaro che alcuni dovranno ritrovare ritmo dopo un periodo di assenza. Di Francesco e Palacio? Vediamo, fisicamente stanno bene e i dati sono positivi. Vediamo l’ ultimo allenamento. C’è chi gioca meno? Quando sono tutti a disposizione incrementa la competitiva di chi vuole emergere. Se gioca uno non significa che l’altro è meno considerato. Ci sono scelte da fare sulla base di chi si affronta e del lavoro settimanale".

Il mese di gennaio, oltre ad il 2018, porterà anche un'altra sessione di calciomercato, con tutto ciò che ne consegue. E gli emiliani potrebbero, secondo alcune voci, dover vendere un proprio pezzo pregiato: "Se un giocatore si sente importante ed è stimolato a restare pur avendo giocato meno ci può essere crescita, se invece qualcuno si sente scontento la finestra di mercato diventa utile per fare determinate valutazioni. Verdi? Ho detto che deve fare di più perché se adesso vale 30 voglio che il valore salga a 50. Si sentono delle cifre in giro…".

Sempre parlando di singoli, c'è Mattia Destro che sembra finalmente essere tornato il bomber di provincia che tutti avevamo apprezzato in particolare nelle sue stagioni alla Roma, per la gioia del suo allenatore: "Mattia Destro non può essere diverso da quello di Verona, i gol sono l’ultima cosa perché passano dall’atteggiamento e dall’impatto sulla gara. Vale per lui come per gli altri perché gli esempi positivi trascinano. Se tutti passano da questa mentalità andremo incontro al salto di qualità. Questa per Destro deve essere la base, la normalità. Il primo contrasto in partita fa intuire tutto il resto. Mattia si sta sforzando di più in allenamento e i risultati si vedono".

L'ultima battuta è riguardo George Weah, che il mister ha avuto come compagno al Milan ed ora è Presidente della Liberia: "Sono contento per lui, non pensavo potesse fare politica quando l’ho avuto compagno. Quelli sono paesi particolari e penso possa solo fare bene in quel ruolo".