Un Cagliari sprecone ma molto sfortunato impatta sul campo dell'Ascoli, perdendo per 2-1 e vedendo ormai lontano cinque lunghezze il favoloso Crotone. Per i padroni di casa, autori di una prestazione comunque sopra le righe, grande doppietta di Cacia, inutile invece il rigore trasformato da Joao Pedro. Si vede dunque, per i picchi, la mano di Mangia, mentre dovrà essere abilissimo Rastelli a non far capitolare mentalmente i suoi.

Padroni di casa che scendono in campo adottando un coperto 4-5-1, con Cacia unico terminale offensivo sostenuto dagli esterni Jankto ed Orsolini. Consueto 4-3-1-2, invece, per il Cagliari, in cui spicca la presenza di Giannetti al posto del brasiliano Farias. Gara subito aggressiva da parte dei sardi, immediatamente vicini al gol al 6', quando Di Gennaro lascia partire un bolide di collo pieno deviato in angolo. Il periodo no del Cagliari continua però a manifestarsi in tutta la sua mesta grandezza ed infatti, due minuti dopo, è l'Ascoli a passare in vantaggio sfruttando la prima, vera occasione di gara, quando Cacia riesce a segnare in girata anticipando una disattenta difesa avversaria. Che colpo, per i sardi. La marcatura subita non ammazza però la voglia di rivalsa degli uomini di Rastelli, immediatemente vicini al pari in due occasioni: al 10' ci prova senza successo Joao Pedro, due minuti dopo è invece Giannetti a colpire blandamente di testa, con l'autore del gol di casa a spazzare. Gli ospiti non ci stanno a perdere la gara ed infatti a lungo andare prendono totalmente le redini nelle loro mani, sfiorando a più riprese l'1-1 senza riuscire però ad esultare. Al 15' è Lanni a dire di no con un miracolo a Giannetti, due minuti dopo ci prova centralmente e dalla distanza Salamon. Bella ma inutile girata dagli undici metri, invece, per Joao Pedro, che al 18' tenta senza successo la conclusione personale. Vispi però i picchi, sempre attenti a ripartire per provare ad ammazzare definitivamente la gara, come dimostra il contropiede guizzante un minuto dopo che porta Cacia a tirare senza trovare però la porta, grazie al prodigioso intervento di Salamon. Più Cagliari in questo primo tempo, con i sardi davvero volenterosi ma sempre ottimamente stoppati dalla diga creata dai picchi di Mangia. Al minuto ventiquattro ancora pericoloso Giannetti, palla però alta. La sfortuna sembra essere davvero indesiderata amica per i cagliaritani che, nel giro di due minuti, vedono prima Di Gennaro fallire una buona occasione da punizione, poi sono costretti a sostituire il vispo Sau con Cerri a causa di un contrasto duro subito dal folletto ex Juve Stabia. Sul finire di tempo, come se fosse in corso uno spettacolo assurdamente comico, doppia occasione mancata al 32' per il Cagliari e, sugli sviluppi dell'immediato contropiede, raddoppio immeritato dell'Ascoli sempre con Cacia, abile ad impallinare Storari con un bellissimo pallonetto da trenta metri. In questi primi quarantacinque minuti protagonista assoluto è Lanni, che al 38' compie l'ennesimo miracolo su Cerri salvando ancora una volta la propria porta. Dopo tre minuti, si chiude un primo tempo da incubo per i sardi.

Seconda frazione che inizia con un Ascoli pimpante e già vicino al tris al minuto quarantanove, quanto Carpani tenta un tiro-cross che attraversa pericolosamente tutta l'area di rigore. I picchi sono davvero in palla ed infatti, sei minuti dopo, sfiorano ancora la terza rete con Canini, la cui girata termina di poco fuori. Al 55', però, l'episodio che cambia gli equilibri: incursione ospite, fallo in area di Bianchi e rigore ineccepibile per i sardi, con Joao Pedro che da specialista qual è spiazza il portiere avversario. Gara dunque riaperta dagli ospiti, ora anche in vantaggio di un uomo a causa del doppio giallo che l'arbitro ha rifilato a Bianchi. I sardi iniziano a controllare in maniera totale la gara, sfiorando a più riprese il meritato pari: al 60' tiro di poco alto di Balzano, due minuti dopo ci prova senza successo di Salamon. Ma la vera clamorosa occasione capita al 64', quando Lanni ancora una volta dice di no a Giannetti. L'attaccante sardo non riesce proprio a segnare ed infatti anche cinque minuti dopo tra lui ed il pari si oppone il miracoloso portiere avversario. La fase finale è un assedio a forti tinte ospiti, con Di Gennaro che all'85' conclude l'ennesimo tiro in porta respinto in angolo dalla granitica difesa marchigiana, praticamente in affanno per tutto il secondo tempo passato a difendere. L'ultima fase di gara vede un Cagliari ancora una volta sfortunatissimo nel prendere due legni a poca distanza fra loro: al 93' è Salamon a colpire il palo, un minuto dopo finisce sulla traversa, invece, la conclusione di Farias, che chiude di fatto una gara emozionante e ricca di colpi di scena.

Per carità, togliere meriti all'Ascoli sarebbe eresia, ma non si può non sottolineare la grandissima sfortuna che ha colpito gli ospiti, davvero incredibilmente spreconi sia per i legni che per un Lanni miracoloso. I demeriti degli attaccanti sono molti, così come non si contano i meriti dell'estremo difensore marchigiano. Ottimo lavoro, inolte, per Mangia, allenatore talentuoso capace di dare il meglio di sé se lasciato stare. Il mister ex Under 21 e Palermo è infatti riuscito a rivitalizzare Cacia, esaltando invece il giovanissimo Jankto. Periodo difficile, considerando anche questa partita, per il Cagliari, che dovrà riprendersi subito tentando quantomeno di riacciuffare un primo posto che sembra, ad oggi, ormai andato. Migliori in campo per i padroni di casa, Lanni e Cacia. Per gli ospiti in evidenza lo sfortunato Giannetti. 

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Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.