Il Cagliari di Rastelli è da tempo approdato ad una salvezza tranquilla, soprattutto grazie ai risultati ottenuti in casa contro quelle squadre più alla portata dei sardi. Spesso, però, sono anche arrivati risultati negativi molto pesanti a livello di risultati che hanno portato a delle critiche nei confronti di Rastelli e della sua preparazione delle gare. In difesa del tecnico scende in campo Nicola Murru.

Il giovane terzino, parlando alla Gazzetta dello Sport, spiega perchè secondo lui non ha molto senso mettere in discussione un tecnico che alla sua prima stagione di Serie A è stato in grado di mostrare cose importanti e interessanti: "Rastelli? Per lui parla il campo. È stato bravo nel centrare gli obiettivi. Siamo risaliti subito da primi e con vari record. In A, con tanti infortuni, non abbiamo mai sofferto: ci sono cinque gare da chiudere al top. Qualcuno mugugna, ma l’allenatore ha dato salvezza, gioco e soddisfazioni. Penso al 3­-0 all’Atalanta e al 2-­1 all’Inter a San Siro. Ricordi di Zeman? Brutti. Non giocavo, siamo retrocessi. Acqua passata, sono concentrato sul Cagliari." 

Murru poi parla a ruota libera di compagni di squadra e avversari incontrati durante questo campionato: "Conti è con me in Under: fortissimo. Candreva corre per tre, crossa, dribbla, tira: un mostro. Solo Cuadrado mi ha messo così tanto in difficoltà. Bruno Alves fa spavento per mentalità e impegno. Va sempre a mille, ha qualità fisiche che spiegano quel che ha vinto. Borriello è unico: difficile levargli la palla, quando decide segna. E vede la porta come pochi. Idoli? Ho le maglie di Pirlo e Buffon sotto cornice a casa. Quando andiamo nelle scuole parlo ai ragazzini dei loro valori, da campioni e da uomini. Da chi mi aspetto di più? Berardi, per le qualità che ha deve fare il grande salto."