Nicolò Barella si racconta a La Gazzetta dello Sport. Il forte centrocampista del Cagliari, che in questa stagione sta confermando le cose buone viste l'anno scorso, ha parlato del suo passato da amante del basket e dei suoi obiettivi futuri: "Voglio diventare un sardo importante nel mondo. Penso ad Aru, Datome, Zola: è un obiettivo che voglio raggiungere. Il basket? Ci ho provato, poi ho scelto un’altra strada. Ma l’Nba resta la mia grande passione, a giugno voglio andare a vedere le finali. Lo sport in America è concepito in un modo meraviglioso: tutti danno il 100%, non si fermano mai!" sottolinea il centrocampista.

Inevitabile, il passaggio sul suo atteggiamento gagliardo in campo: "Non mi piace togliere la gamba, adoro recuperare il pallone in scivolata: sotto questo punto di vista, mi ispiro a Nainggolan". Un calciatore sicuramente molto forte e che tante volte ha fatto bene contro il Milan, prossima squadra contro cui i sardi si troveranno a giocare. A proposito della sfida, Barella ha ricordato il match di andata: "La gara d’andata è stata la mia miglior partita: riuscii a fermare un avversario e dare via alla ripartenza che ci ha concesso di pareggiare. Meritavamo un punto. Purtroppo, però, alle grandi squadre non si può concedere proprio nulla: domenica dovremo essere bravi ad evitare errori personali e a sfruttare le singole occasioni".

Entrando più nello specifico, Barella prova a spiegare come fermare i rossoneri e quale giocatore tenere maggiormente d'occhio: "Dovremo tenere d’occhio Bonaventura e Cutrone. Scambierò la maglia con Patrick". In ultimo, il centrocampista rossoblu ha parlato dell'impronta data da Diego Lopez alla rosa: "Da quando è arrivato Lopez ancora zero punti contro le grandi squadre? Contro la Juventus abbiamo fatto una grande partita, siamo tutti con l’allenatore che ci ha fatto capire quanto sia importante essere squadra" conclude.