Quella di sabato sarà per la Juve una delle più importanti partite dell’ultimo anno e mezzo, due sconfitte nelle prime due giornate non erano mai capitate nella storia dei bianconeri, e sabato allo Stadium arriva il Chievo di Maran, primo in classifica. Situazione paradossale secondo alcuni, ma se i clivensi sono a punteggio pieno dopo due giornate un motivo ci sarà, vediamo perché.

Empoli - Chievo 1-3 e Chievo - Lazio 4-0, 7 gol fatti e 1 subito. In tutta la passata stagione il Chievo ha messo a segno la miseria di 28 gol vincendo così il titolo di peggior attacco del torneo, ma non è dall’attacco che è passata la salvezza dei ragazzi di Maran, bensì dalla difesa: 41 gol subiti, meglio hanno fatto solo Juve, Roma e Lazio. Merito della straordinaria solidità difensiva e del lavoro svolto da Maran; squadra corta, compatta che prima pensa a difendere e poi ad attaccare. Non proprio un calcio che fa faville o fa innamorare gli addetti ai lavori, ma un calcio essenziale e pragmatico che punta direttamente alla salvezza senza tanti fronzoli o giri di parole inutili. 4-4-2 o 4-4-1-1 che sa un po’ di retrò e pedalare. Non è un caso che Roma, Lazio e Milan siano state fermate sullo 0-0 al Bentogodi. Infatti lo scorso campionato dei veneti è stato caratterizzato da un alto numero di pareggi, sia in casa che fuori, ma anche da vittorie fondamentali contro lo dirette concorrenti per la salvezza (Cagliari, Parma, Cesena).

Il Chievo rispetto alla scorsa stagione ha cambiato poco, com’è nella mentalità del presidente Campedelli, ma soprattutto ha cambiato in meglio. Ha messo sotto contratto Pepe, ala perfetta per il gioco di Maran e ha preso in prestito dal Cagliari M’poku, centrocampista molto abile sia in fase d’impostazione che d’interdizione. Il tutto condito con la solita presenza di Pellissier, che dalla panchina potrà dare il suo solito contributo, e soprattutto di Paloschi, ormai sempre più bomber e trascinatore di questo Chievo. 37 presenze e 9 gol l’anno scorso, 2 presenze e 3 gol quest’anno, vedremo se riuscirà a fare di meglio, la strada sembra quella giusta. Particolare attenzione va data alla difesa del Chievo, che anche in questa stagione si sta riconfermando ad alti livelli. Frey, Gamberini, Cesar e Gobbi formano un’ottima linea difensiva che risulta difficile da scardinare per le squadre avversarie. Ovviamente la prova del nove sarà contro l’attacco della Juve quando i quattro là dietro dovranno vedersela con Dybala and co, non proprio gli ultimi arrivati.

Quella di sabato, al di là di come andrà a finire, farà capire ad entrambe le compagini quali saranno gli obiettivi veri e propri. La Juve deve ricominciare a vincere per non perdere il treno scudetto e il Chievo su quel treno vuole rimanerci, anche se senza biglietto. Il controllore arriverà prima o poi, gli uomini di Maran sperano il più tardi possibile.

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Lorenzo Domizi
Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì, 21 anni passati inseguendo un pallone prima nei peggiori campi della periferia e poi davanti alla tv; calciofilo e amante dello sport a 360 gradi. Grande estimatore del calcio estero e del gioco veloce, non disprezzando una buona fase difensiva.