Dopo la stupenda salvezza della passata stagione, l'inizio di campionato ha confermato la bontà del progetto Chievo Verona, che dopo la scelta di Eugenio Corini all'inizio dell'annata 2014, è stata affidata in corso d'opera a Rolando Maran. L'allenatore della squadra clivense, sebbene uscita sconfitta domenica scorsa da Marassi all'ultimo respiro, sta disputando un inizio di stagione molto positivo: 12 punti, ottenuti per la maggior parte nelle prime quattro giornate di campionato, dove i giallo-blu sembravano volare dopo le vittorie contro Empoli e Lazio in particolare. 

Il tecnico clivense si è raccontato, ieri sera, ai microfoni di SportItalia, dove ha parlato ovviamente della situazione della sua squadra, oltre ad analizzare con lucidità e criticità molti altri temi importanti del calcio italiano. Si parte dal percorso da lui effettuato per arrivare dov'è oggi: "Nel mio percorso ho imparato tante cose e ne sono orgoglioso. Sono arrivato in A dopo diversi anni, ma non è detto che per tutti sia cosi'. L'obiettivo del Chievo  rimane la salvezza nonostante l'ottimo avvio di stagione. Ieri i ragazzi sono stati bravi, abbiamo cercato di vincere fino alla fine. Peccato per la beffa finale, ma la prestazione è stata buonissima e credo che lo spirito vincente alla fine porta sempre ai risultati".

Dagli aspetti personali alla Serie A, passando da due delle migliori squadre viste fin qui in campionato, Napoli e Fioerntina"Sono due squadre organizzate, che in campo sanno quello che devono fare. Stanno sempre molto corte e questo fa capire che i rispettivi allenatori hanno tarsmesso qualcosa ai giocatori. Sanno muoversi con e senza palla, caratteristica frutto del lavoro quotidiano. I progressi della difesa partenopea con Sarri? Ha lavorato su tutti gli aspetti e, crescendo la squadra, è cresciuta anche la fase difensiva. Con la squadra sempre corta, si accorciano gli spazi e ne beneficia anche la difesa".

Partenopei che saranno l'avversaria dei clivensi domenica sera al Bentegodi"Quella partenopea è la formazione più difficile da incontrare in questo momento. Hanno trovato la quadratura giusta, arrivano al match con di domenica con grande entusiasmo e sono reduci da risultati convincenti. Cercheremo di mostrare come al solito la nostra indentità, ma sarà importante anche adattarsi alle varie situazioni di gioco".  

Si passa al suo Chievo, con Maran che si sbilancia sull'obiettivo stagionale e sul recupero del giovane talento Mattiello"Al di là dello stop di ieri, vogliamo raggiungere la salvezza il prima possibile e continuare a correre come stiamo facendo. Mattiello ieri rientrava dopo sette mesi. Non era semplice perchè di fronte aveva Perotti, che nell'uno contro uno è tra i migliori del campionato, ma la cosa importante e che sia rientrato. Ha grandi doti fisiche e caratteriali, dimostrate nel periodo del suo recupero".

L'uomo simbolo di questo Chievo lottatore e grintoso è senza dubbio Alberto Paloschi, che si mette al servizio della squadra e viene premiato dal resto del team con assist decisivi per i suoi gol. Sulla possibilità di vederlo in Nazionale, Maran si sbilancia: "Lo scorso anno è stato chiamato per uno stage, che si è meritato sul campo. Sta dimostrando di potersi giocare le sue chances in azzurro. Può ambire a piazze con obiettivi diversi dai nostri tra cui il Milan, ma noi ce lo teniamo stretto". Paloschi arriva dal Milan ed a tal proposito il mister analizza la crisi rossonera: "E' difficile da fuori giudicare. Hanno cambiato molto e determinati equilibri certe volte si trovano prima e altre dopo. Non voglio guardare in casa d'altri ma, se parliamo di situazioni difficili a livello generale, credo che il lavoro sia sempre la ricetta migliore".

Infine, un ricordo del Catania e sull'episodio che ne ha compromesso la Serie B di quest'estate: "Ho un ricordo dolceamaro del club rossoazzurro: siamo passati dal record di punti in A ad un anno digraziato. Cio' che è accaduto dopo non sta a me giudicarlo, ma di certo non me l'aspettavo. La città di Catania, i tifosi e tante persone che lavorano in quella società meritano qualcosa di più".