"Al di là del momento di sofferenza e degli episodi, abbiamo messo in campo un'anima battagliera, un animus pugnandi fino al termine della partita. Non era facile pensare che al novantesimo il Chievo si presentava a Roma contro la Lazio con Gobbi che crossa e Cacciatore che è in area pronto a cercare il gol. Questo significa che ci si prova, che abbiamo sofferto ma abbiamo anche messo in mostra la voglia di superarsi ancora una volta. E' uno splendido spot per tutti noi". 

E' un Rolando Maran visibilmente soddisfatto, ma altrettanto carico, quello che si presenta in conferenza stampa a Veronello per presentare i temi della sfida che domani vedrà il suo ChievoVerona affrontare l'Udinese dopo la bella e confortante vittoria di Roma contro la Lazio. Un successo che ha rimesso in piedi il Chievo, reduce da un periodo nero di risultati, ma che ha dimostrato ancora una volta l'enorme spirito di sacrificio della squadra del tecnico trentino. Dopo essere tornato sulla sfida dell'Olimpico, il mister ritorna anche sulla sfida dell'andata, decisa in un'azione simile a quella di sabato scorso, da Cacciatore. 

"Si è un gol simile, che sottolinea la voglia della squadra di ottenere la vittoria sempre. La sfida di domani? Mi auguro che esca una bella partita, giocata a viso aperto da due formazioni che vogliono giocarsela e vincerla. E' nel DNA di entrambe le squadre. Purtroppo le condizioni del terreno di gioco non saranno delle migliori, a causa della gara di ieri sera dell'Hellas. Sono sicuro che scenderanno in campo due squadre che vorranno prevalere sull'altra". 

Si guarda anche agli avversari, con Maran che parla così dell'Udinese e delle qualità di Thereau: "Se temo più Delneri o l'attaccante? Sono due componenti molto importanti della squadra. Il tecnico dà un'identità e delle idee, poi in campo ci vanno i giocatori che sono determinanti. Speriamo che domani non determini molto". 

Un veloce excursus anche sull'addio di Nember, che ha salutato la squadra clivense in settimana per divergenze sui programmi con la società: "Bisogna rispettare le scelte del presidente, così come quelle del direttore. Posso solo ringraziarlo per il lavoro svolto con me, ci parlavamo ogni giorno. Siamo professionisti, può capitare e fa parte di questo mondo, non posso dire altro". 

Uno sguardo, rapido, successivamente, anche all'infermeria ed all'arrivo di Gakpé dal Genoa: "Indisponibilità certe sono quelle di Cacciatore, per squalifica, Dainelli e Castro per infortuni. Gakpe? Si è presentato con le motivazioni giuste, ed è una cosa molto importante. Sta cercando di apprendere molto in fretta, è un ragazzo che ascolta e che, inoltre, ha qualità molto importanti". 

Inoltre, dopo la bella vittoria di Roma, il tecnico clivense analizza la situazione di classifica dei suoi e le ambizioni da qui a fine anno del Chievo: "La volontà è quella di migliorarsi sempre, personalmente e di squadra, così come in classifica. Se guardiamo al percorso fatto fin qui è anche migliore di quello dello scorso anno, ed è questo l'obiettivo. Significa tanto per noi, ma vogliamo vedere fin quando possiamo migliorare e spingerci oltre le nostre possibilità. Vogliamo misurarci continuamente con tutti, sebbene sia un campionato pieno di insidie. Dobbiamo dare forza alla vittoria di Roma". 

Infine, sulle possibilità di ripetere il posizionamento finale del suo Chievo a fine anno in classifica, Maran chiude così: "La qualità media del campionato attuale è superiore rispetto alla passata stagione, quindi essere lì per provare ad entrare nella parte sinistra della classifica è segno di qualità del nostro lavoro e riconoscimento, oltre che di enorme soddisfazione. Il campionato tuttavia è fatto di momenti, di alti e di bassi, noi dobbiamo - al di là della vittoria di Roma - dare continuità ai risultati, provando ad andare oltre alle difficoltà. E' più complicato ripetere la posizione della passata stagione, ma vogliamo provarci fino alla fine. E' una sfida bella proprio per questo".