Torna a sorridere il Chievo Verona. Dopo un lungo periodo senza sorrisi, infatti, i ragazzi di Rolando Maran domano l'arcigno Cagliari, conquistando una vittoria preziosissima in ottica salvezza. Dopo un primo tempo giocano a ritmi alti, i clivensi sbloccano la sfida grazie ad una perla di Giaccherini, che da punizione batte un Cragno ispirato e doppiamente miracoloso su Inglese nelle precedenti fasi di gara. Poco dopo raddoppia Inglese, il Cagliari però accorcia con Pavoletti. Il grande spavento non produce però drammi sportivi, con il Chievo che vince e sale a quota 25, raggiungendo i sardi. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando il 4-3-1-2: davanti a Stefano Sorrentino, difesa a quattro composta da Cacciatore, Bani Gamberini e Gobbi. Nella zona mediana del campo, Radovanovic, affiancato dalle mezz'ali Hetemaj e Castro. Dietro il tandem offensivo Pucciarelli-Inglese, infine, Valter Birsa. Un più coperto 3-5-1-1, invece, per gli ospiti, con Lopez che schiera Padoin in mediana vista l'assenza di Cigarini. Cragno in porta, protetto dal terzetto difensivo Andreolli-Ceppitelli-Castan e con i fluidificanti Dessena e Lykogiannis incaricati di arretrare in fase di ripiegamento. Lanciati dal primo come mezz'ali, Barella e Ionita, mentre è Joao Pedro la spalla di Leonardo Pavoletti in avanti.

Gara subito pimpante per il Cagliari, che dopo cinquanta secondi si affaccia dalle parti di Sorrentino grazie ad una bella conclusione di Lykogiannis fuori però dallo specchio della porta. Riassestandosi, il Chievo prende lentamente le misure ai sardi di Lopez, cercando a più riprese di alzare il proprio baricentro. Con il passare dei minuti, i clivensi preoccupano spesso la mediana sarda e, al decimo, sfiorano la rete grazie ad una bella volée di destro di Roberto Inglese. Sfruttando molto i cross dalle corsie laterali, i ragazzi di Maran spingono anche tre minuti dopo, quando è Castro ad inserirsi perfettamente in area senza trovare però la decisa spizzata di testa. La disposizione tattica sarda, molto bassa e compassata, genera un naturale affollamento nella zona centrale del campo, con il Chievo Verona che cerca di trovare il varco giusto, spesso inutilmente.

Il Cagliari si difende infatti con ordine e, seppur con qualche affanno, riescono sempre ad allontanare i continui cross provenienti dalle fasce gialloblu. In avanti i rossoblu sono invece poca cosa: le sortite offensive dei ragazzi di Diego Lopez si limitano infatti a qualche sprint isolato di Joao Pedro. Proprio da uno spunto del brasiliano, al 35', sfiora il goal il Cagliari, quando è Ionita a ricevere e a tirare dopo aver eluso due difensori avversari. Sorrentino però sventa. Fino al duplice fischio del signor Nasca, comunque, controlla il Chievo Verona, vicinissimo al vantaggio quattro minuti dopo: ricevendo in mezzo, Inglese colpisce benissimo di testa trovando però la risposta miracolosa di Cragno. Che miracolo, per l'ex Benevento, il cui colpo di reni salva praticamente il risultato. Il primo tempo si chiude con i gialloblu in avanti ma sul punteggio di 0-0. 

Seconda frazione molto più intensa, con un Cagliari maggiormente propositivo ed un Chievo Verona che non si lascia intimidire dalla rivalsa sarda. Al 54' sussulto clivense a causa di un distratto Alessio Cragno, che ricevendo da Castan si lascia scappare il pallone, rilanciandolo praticamente sulla linea di porta. Se si esclude il quasi autogoal, la gara avanza a fatica e senza sussulti, con Nasca spesso costretto ad interrompere il gioco a causa di molti falli a centrocampo. Sessanta minuti e Chievo pericoloso con Gobbi, bravo a triangolare con Birsa e a proporre un cross basso sventato in maniera provvidenziale da Simone Padoin. Alzando il baricentro, i clivensi sfiorano doppiamente la rete al 68': prima è Castan a respingere un suggerimento basso di Gobbi, pochi secondi dopo altra chance di Inglese sventata da un Cragno miracoloso ed in serata di grazia. 

Una gara così bloccata viene scossa solo al 74' e da calcio di punizione. Autore del prezioso 1-0, proprio Emanuele Giaccherini, che batte Cragno con una parabola bellissima, come se fosse una delicata pennellata di Sandro Botticelli. Galvanizzato dal vantaggio, il Chievo bissa due minuti dopo con Inglese, bravissimo a proteggere palla in area e a proporre una girata imprendibile per Alessio Cragno. Uno-due micidiale dei ragazzi di Maran, che approfittano di un momento di flessione del Cagliari per agguantare la preda. Dando prova di coraggio, i ragazzi di Lopez non si abbattono e, all'82', accorciano le distanze grazie ad un prodigioso goal di testa di Leonardo Pavoletti, che riceve da Lykogiannis e batte di prepotenza Sorrentino. 

Minuti finali intensissimi, tra Chievo e Cagliari, che si allungano e cercano disperatamente un goal pesante e provvidenziale. All'87' micidiale contropiede sardo, Pavoletti riceve in area e gira verso la porta, trovando la decisa risposta di Sorrentino. Senza ulteriori emozioni, la sfida si conclude per 2-1, con il Chievo Verona che conquista una vittoria preziosissima dopo un lunghissimo periodo di secca. Onore, comunque, al Cagliari, che riesce a mantenere vivo il match fino all'ultimo nonostante il pesante uno-due subito nel giro di pochi minuti. Migliore in campo per i padroni di casa, Inglese. Per gli ospiti in evidenza Lykogiannis