Intervistato dal quotidiano genovese Il secolo XIX, l'attaccante dell'Empoli Alberto Gilardino ha parlato del prossimo match degli azzurri contro il Genoa, squadra in cui ha militato nella stagione 2013-14.

"Ritornare a Marassi mi fa sempre un certo effetto. Ho vissuto un anno molto bello al Genoa, tutti i tifosi genoani mi hanno voluto bene e mi hanno apprezzato per quello che ho fatto. Ho segnato quindici gol, è stata una stagione intensa, giocare davanti alla gradinata nord è stato emozionante.

Ho conosciuto un allenatore come Gasperini e un altro modo di lavorare sotto l’aspetto fisico e tattico, questo mi ha modellato come giocatore ma soprattutto come uomo.

Indossare la maglia rossoblù almeno una volta è davvero una grande emozione, peccato che alla fine non sia arrivata la convocazione per i mondiali in Brasile.

Adesso il mio presente si chiama Empoli, il nostro obbiettivo è quello della salvezza e passa dalle nostre prestazioni, dai miei gol e da quelli dei miei compagni.

Se esulto in caso di un mio gol? Dipende dal campo e da tante cose. Io sono sempre stato abituato ad esultare per ogni gol, anche contro le mie ex squadre, non è sinonimo di mancanza di rispetto".