Nel calcio non basta fornire prestazioni positive condite da belle giocate e da un buon gioco. Nel calcio conta prima di tutto fare punti e vincere e l'Empoli in questo momento sta mancando in questo decisivo aspetto.

Terza sconfitta consecutiva per gli azzurri, quarta se ci aggiungiamo il match di Coppa Italia con il Cesena. 11 gol subiti in 3 gare e 1 solo realizzato. Numeri che fanno impressione e ai quali non si può replicare.

Certo, anche domenica se c'è stata una squadra che meritava decisamente di più era l'Empoli. Troppe occasioni sprecate, un palo colpito da Krunic, un rigore concesso al Sassuolo fin troppo generoso e una differenza lampante in termini di cinismo.

Debolezze dettate da errori individuali davvero grossolani in tutti i reparti. Sui gol ci sono carenze evidenti di Skorupski e di tutto il reparto arretrato. Il centrocampo fa poco filtro e non dà il giusto apporto alla fase difensiva. L'attacco ancora una volta non concretizza le occasioni per sfortuna, ma soprattutto per mancanza di cattiveria sotto porta.

E un dato odierno aumenta le nubi intorno alla squadra di Martusciello. Infatti l'Empoli risulta la squadra che ha effettuato meno tiri in campionato. Una media di 9,3 a partita che certifica ancora di più le enormi difficoltà dell'attacco toscano, il peggiore del torneo.

Ma nonostante il mediocre campionato, l'Empoli mantiene sempre tre squadre sotto in classifica. Però il pareggio del Pescara e le buone prestazioni di Crotone e Palermo, rispettivamente con Milan e Fiorentina, rovinate da due gol subiti in zona Cesarini, mettono in allarme i toscani.

Adesso dunque non si può più sbagliare. Questo mese di dicembre è molto importante per l'Empoli che affronterà Bologna, Cagliari e Atalanta, per poi concludere il girone d'andata l'8 gennaio nello scontro diretto con il Palermo. Dunque già da domenica occorre cambiare la rotta, nonostante la trasferta non sia delle più semplici visto il buon rendimento del Bologna in casa. Ma il tempo delle scuse è finito, ora l'Empoli deve cacciare fuori gli artigli una volta per tutte.