Per l'Empoli doveva essere la partita della svolta contro un Chievo che ormai non aveva più niente da chiedere al campionato. Invece si è trasformata in una disfatta che ha assunto dimensioni enormi e inaspettate. Un 4-0 senza storia dove sembrava che il Chievo dovesse vincere obbligatoriamente per conquistare punti pesanti in ottica salvezza. L'Empoli ha fatto tutto quello che non doveva fare, provocando duramente i tifosi toscani che prima hanno fischiato a fine gara per la prestazione a loro giudizio indegna e poi, al rientro in città della squadra, hanno contestato quest'ultima come da anni non accadeva.

La clemenza e la pazienza di una tifoseria hanno sempre un limite e la sensazione è che quest'ultimo sia ormai stato superato. 5 sconfitte consecutive, 1 solo punto conquistato nelle ultime 7 partite con ben 17 reti subite (4 nell'ultimo match) e il gol che manca da quasi 300', dati impietosi che hanno portato a questa contestazione da parte della tifoseria empolese.

E Martusciello? Il tecnico napoletano per ora non dovrebbe rischiare e nel summit tenutosi ieri allo stadio la dirigenza toscana ha ribadito la piena fiducia all'allenatore. Certo il calendario non aiuta perchè all'orizzonte ci sono due partite quasi impossibili con Napoli e Roma e l'Empoli deve cercare quantomeno di non uscire nuovamente con le ossa rotte per arrivare poi al fondamentale match con il Pescara nelle migliori condizioni possibili.

Dunque per il momento avanti con Martusciello a meno di altri clamorosi scivoloni che potrebbero far vacillare la posizione del tecnico azzurro. Per questo le prossime partite saranno indicative per capire se il gruppo sia con l'allenatore che rappresenta una colonna della storia recente dell'Empoli ma che forse adesso sta seriamente pagando l'inesperienza e il valore mediocre della squadra. Il rendimento delle ultime tre in classifica permette di mantenere un minimo di serenità nell'ambiente azzurro, ma occorre adesso svoltare definitivamente se non si vuole rischiare di finire in un tunnel da cui sarà molto difficile uscire.