La notizia era nell'aria e l'incontro di ieri di fatto ha certificato quello che si diceva in questi giorni. Marcello Carli lascia l'Empoli dopo più di quindici anni e la decisione arriva al termine di una stagione molto deludente culminata con la retrocessione in serie B.

Ecco il comunicato apparso sul sito ufficiale del club toscano: 
"L´Empoli F.C. nella persona del Presidente Fabrizio Corsi e il Direttore Generale Marcello Carli comunicano di aver interrotto consensualmente il proprio rapporto.
La decisione è stata presa in un incontro avvenuto questo pomeriggio e con estrema tranquillità dalle due parti.
"A Carli ci legano anni di successi e soddisfazioni - ha detto il Presidente - Anni in cui abbiamo gioito per quello che siamo riusciti a creare. A lui non può non andare oggi il nostro più grande ringraziamento per il lavoro svolto e per quello che ha saputo dare alla società sul piano tecnico e morale ed è ovvio fargli i migliori auguri di successo per le nuove avventure che andrà ad affrontare
".

Si dividono dunque le strade dell'Empoli e di Carli dopo tanti anni. Il dirigente, dopo l'esperienza come responsabile del settore giovanile azzurro, nel 2012 ottiene la promozione a direttore sportivo dopo l'addio di Vitale. Un anno di rifondazione per l'Empoli dopo il play out contro il Vicenza e Carli sceglie come nuovo allenatore un certo Maurizio Sarri allora assolutamente sconosciuto nel panorama calcistico nazionale. Inoltre il ds decide di puntare su un gruppo giovane con qualche innesto dalla Lega Pro come Laurini e Croce. Il primo anno di Carli finisce con l'Empoli che perde la finale play off con il Livorno per poi ottenere l'anno successivo la promozione in serie A. 

Ma anche in massima serie la filosofia di Carli non cambia, confermando la maggior parte dei giocatori che hanno conquistato la serie A, impreziosendo la squadra con nuove scommesse come Sepe e Vecino. La scelta è pienamente azzeccata e l'Empoli si salva con quattro giornate d'anticipo valorizzando diversi giocatori come Rugani, Hysaj e Valdifiori che vanno in grandi club.

Dopo l'addio di Sarri, Carli affida la panchina a un allenatore finito nel dimenticatoio della Lega Pro: Marco Giampaolo. Anche qui c'è scetticismo sulla scelta fatta, ma Carli ha piena fiducia nel tecnico ex Siena affidandogli una squadra giovane e simile a quella di Sarri, con l'obiettivo di proseguire il gioco di quest'ultimo. E anche questa valutazione si rivela vincente con un'altra salvezza conquistata e con i vari Tonelli, Mario Rui, Zielinski e Paredes che spiccano il volo in top club di serie A.

Si arriva all'ultima stagione dove Carli viene promosso a direttore generale e con Accardi che diventa direttore sportivo. Il dirigente toscano sceglie di promuovere l'allenatore in seconda Martusciello alla sua prima esperienza come tecnico. La squadra allestita però non rappresenta pienamente la filosofia empolese con diversi giocatori esperti presi, alcuni giovani non all'altezza della situazione e con la conferma di alcuni ragazzi come Saponara e Pucciarelli che forse hanno finito il loro ciclo a Empoli. L'esito finale è noto a tutti e le principali responsabilità vengono affibbiate proprio a Carli e anche per questo probabilmente il dirigente ha deciso di interrompere la lunga storia con l'Empoli che ora è alla ricerca del nuovo direttore generale.