Pasqual amaro: "Grazie ai tifosi e alla Fiorentina, ma avrei voluto che Sousa mi parlasse in faccia"

Pasqual saluta i viola in una conferenza stampa dove non manca anche di criticare alcuni atteggiamenti di Paulo Sousa.

Pasqual amaro: "Grazie ai tifosi e alla Fiorentina, ma avrei voluto che Sousa mi parlasse in faccia"
Pasqual saluta la Fiorentina, tuttosport.com
franas
Di Francesco Nasato

Manuel Pasqual saluta Firenze e la Fiorentina dopo 11 anni trascorsi con la maglia. Il contratto del terzino sinistro, infatti, in scadenza il prossimo 30 Giugno, non verrà rinnovato e le strade di Pasqual e dei viola si separeranno. In conferenza stampa l'ormai ex capitano della Fiorentina ci ha tenuto a salutare di persona città e tifosi.

Non solo, però, perchè sono arrivate parole forti nei confronti di Paulo Sousa e del suo comportamento durante la stagione appena trascorsa: "La fascia di capitano? Mi è stata tolta senza che mi venisse comunicato, così come non mi è stato detto che l’avrei indossata l’ultima domenica. Ovviamente chi ha deciso è stato l’allenatore, quindi semmai dovete chiedere a lui. Io so qual è il mio carattere, a volte sono un po’ rompiscatole, ma il capitano rappresenta una squadra e una città ed ero convinto di essere l’uomo giusto per quel ruolo. Non so perchè mi sia stato tolto, spero non per il mio carattere di cui vado fiero, vado via a testa alta." 

Il saluto dei compagni a Pasqual, mister-x.it
Il saluto dei compagni a Pasqual, mister-x.it

Si passa poi alla ricostruzione degli ultimi mesi: "Perchè è finita? Faccio un passo indietro e torno all’anno scorso, trovavo poco spazio e non ero contento. Ad ottobre-novembre parlai col comparto tecnico e mi dissero che se non ero contento, mi avrebbero lasciato andare dove preferivo. Alla fine il presidente disse ‘no, Pasqual è un uomo della società e non si muove’. Quando ho sentito la fiducia del presidente, ho scelto di restare. Io avrei accettato il mio ruolo, a 34 anni so di non poter fare tutte le partite, ma potevo ritagliarmi il mio spazio. Se però dovevo essere un peso per la società preferivo andare via e ho preso atto che lo stesso Della Valle quest’anno mi abbia detto, con dispiacere, che non rientravo più nei piani tecnici. Mi dispiace solo che la decisione non mi sia stata detta da chi l’ha deciso."

Infine il saluto ai tifosi e alcuni rimpianti: "Voglio ringraziare la città dove ho vissuto benissimo con la mia famiglia e dove sono nate i miei figli. Ringrazio i tifosi per quanto è successo l’8 maggio, mi aspettavo un saluto ma non tutto quel casino. E’ stato bellissimo. Ho l’unico rimpianto di non aver potuto chiudere la mia carriera nella Fiorentina, ci tenevo, ma si riparte e si va avanti. Dispiace anche il non essere riuscito a vincere nulla con questa maglia."

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About the author
Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni