La stagione scorsa della Fiorentina è stata a due volte, con picchi elevatissimi nella prima parte e momenti complicati nella seconda. I tifosi hanno imputato alla società soprattutto un mercato di Gennaio non all'altezza degli obiettivi della squadra. Un errore che in casa viola si spera di non ripetere.

Dal ritiro di Moena della squadra di Paolo Sousa ci pensa Davide Astori a rassicurare i tifosi. Pantaleo Corvino sa come muoversi sul terreno a lui famigliare del mercato: "La società ha capito qualche piccolo difetto dell'anno scorso a livello numerico e quindi non c'è bisogno di ribadirlo in conferenza." La squadra è al quarto giorno di lavoro insieme a Paulo Sousa"Il ritiro è importante anche per i singoli, per ritrovare la forma, ci sono i giovani che ci aiutano. Il metodo di lavoro di Sousa è un metodo meno italiano rispetto agli altri allenatori che ho avuto. Si è lasciato da parte la resistenza fisica e si riesce a trovare la freschezza fin da subito." Due parole anche sulla Nazionale di cui anche lui ha fatto parte, anche se solo nel pre ritiro di Coverciano: "anta delusione immediata, sarebbe stato il coronamento di un'ottima stagione, pensavo di meritarlo ed è stato un bel colpo ma le vacanze aiutano a riprendersi, ho vissuto da tifoso le emozioni degli azzurri."

La Fiorentina in campo a Moena, twitter @@acffiorentina
La Fiorentina in campo a Moena, twitter @@acffiorentina

Si torna poi sui temi di stretta attualità in casa viola, come ad esempio Giuseppe Rossi e il prossimo campionato: "Doveva ritrovare la fiducia personale, gli ha fatto bene giocare in questi mesi e credo che sia molto carico e che sia ripartito con il piede giusto. Le squadre si stanno rinforzando, non dobbiamo far percepire il gap che c'è nei confronti delle squadre che ci hanno preceduto. Lo scorso anno abbiamo sognato ma poi c'è stata la delusione per la seconda parte della stagione." Ultima risposta sul ruolo che sente di avere nello spogliatoio: "La conferenza di Pasqual mi ha fatto molto piacere perché è un grande calciatore e una grande persona. Sono parole che danno un po' di responsabilità e mi rende orgoglioso aver fatto capire cosa posso dare anche a un solo compagno di squadra. Sono un giocatore a cui piace la responsabilità e a cui piace vivere le cose belle e le cose brutte."