Giornata di presentazione ufficiale in casa Fiorentina, Pantaleo Corvino ha presentato alla stampa un figlio d'arte come Ianis Hagi, colpo giovane e di prospettiva per Paulo Sousa, in pieno stile rispetto agli acquisti usuali del ds dei viola.

Corvino in conferenza stampa, parla così delle caratteristiche tecniche di Hagi: "Nel presentare Hagi faccio una premessa doverosa. Sono andato a trovarlo in Romania per vederlo giocare da vicino: tecnicamente e calcisticamente gli ho chiesto cosa gli piacesse fare. Mi ha detto due cose: la prima è che non mi piace giocare davanti alla difesa, la seconda è che preferisco essere impiegato dietro una prima punta. Su questo ragazzo dovevamo prendere una decisione importante sul riscatto. Ho visto grandi potenzialità, importanti, spero che possano diventare qualità."

Hagi e Corvino in conferenza stampa, twitter @acffiorentina
Hagi e Corvino in conferenza stampa, twitter @acffiorentina

L'argomento principale diventa poi il mercato"La proprietà si sta sforzando molto nel seguirci nelle strategie, cercando di mantenere e preservare quello che ciò abbiamo. Rispetto all'anno scorso sono rientrati due giocatori importanti come Rossi e Gomez, ma oltre a pensare al presente penseremo anche al futuro. Per questo prenderemo potenzialità e ci lavoreremo." A proposito di Pepito: "La mia stima nei suoi confronti è condivisa anche da Paulo Sousa. Per noi non c'è un problema tecnico. Rossi è un nostro giocatore, sa di avere la nostra fiducia e non ci stiamo ponendo alcun problema. Per quel che riguarda la parte contrattuale, in questa fase sono molto preso dal mercato e ogni cosa sarà fatta con i suoi tempi."

Chiusura su Paulo Sousa, apparso insofferente negli ultimi giorni: "Ieri ci siamo parlati: ho trovato un Paulo Sousa carico, concentrato e in forma. Tutto questo lo noto dalla mattina quando i alzo fino a quando non vado a letto. Parlando del campo vedo impegno e determinazione, ci sono molti meeting tra lo staff per preparare tutto al meglio. A volte, quando si arriva in sala stampa si può essere stanchi e non si dimostra tutta la carica che ci sta mettendo. Siamo una squadra che lavora tutto il giorno a seconda delle varie competenze. Questo è sinonomo di organizzazione, sia dentro che fuori dal campo."