“Chiesa resterà alla Fiorentina per tutta la prossima stagione”. No, non siamo tornati indietro nel tempo. La dichiarazione di Paulo Sousa, infatti, non riguarda Enrico Chiesa bensì Federico, suo figlio, nonchè attaccante della Primavera di mister Guidi aggregato alla prima squadra per il ritiro di Moena. Il giovane attaccante sarà quindi a disposizione di Paulo Sousa per tutta la stagione 2016/2017. Un bel traguardo per un giocatore che ha rinunciato all'Europeo di categoria (Under 19) per giocarsi al meglio le sue chance.

Nato nel 1997, è in grado di agire lungo tutto il fronte d’attacco, ma in particolare viene utilizzato come ala destra. Dotato di un piede educato, oltre che di un’intelligenza tattica ben sopra la media, nella scorsa stagione ha messo a segno 8 reti e fornito 3 assist nelle 27 presenze con la maglia della Primavera, raggiungendo le finali. Memorabile la rete nel 4-1 contro lo Spezia, eletta la più bella delle marcature della Primavera viola, in cui si fa 50 metri di campo palla al piede saltando due uomini e depositando il pallone in fondo al sacco. Roba non proprio da tutti.

Ma l'inizio non è stato semplice come riporta un'intervista di qualche anno fa alla Gazzetta dello Sport"E pensare che nei Giovanissimi non giocavo mai: feci una sola partita, e neppure dall’inizio, spesso mi mandavano con i ’98, quelli più piccoli”.

Calcio, ma non solo. Infatti d'aiuto è stata anche la frequentazione dell'International School of Florence. “L’ho frequentata dalla quinta elementare, fino all’anno scorso. Il liceo internazionale dura 4 anni, lezioni tutte in inglese, tranne quella di italiano, ovviamente, compagni di classe da tutto il mondo, giapponesi, americani… L’inglese ormai lo parlo alla perfezione, ho fatto anche un po’ di francese, ora all’università voglio capire bene come funziona il mio corpo. Mio padre, quando mi iscrisse a quella scuola, mi disse che sarebbe potuto servirmi anche per il calcio. Se dovrò andare a cercar fortuna altrove, ho un mondo di possibilità davanti…” . ​Possibilità che, per ora, possono aspettare.