Questa volta è davvero finita. La Fiorentina e Mario Gomez si dicono definitivamente addio dopo tre anni pieni di tormenti e incomprensioni. Il Bomber tedesco torna in Bundesliga, campionato dove ha mosso i primi passi con lo Stoccarda e dove e diventato grande nel Bayern Monaco
Gomez riparte dal Wolfsburg, reduce da una stagione al di sotto delle aspettative in campionato, e con l'obiettivo dichiarato di rientrare al più presto in Champions League

I tedeschi, dopo una lunga trattativa con la Juventus per Simone Zaza, hanno deciso di virare all'ultimo istante verso l'usato sicuro: infatti, oltre alle lecite perplessità che poteva destare un calciatore come Zaza, mai uscito dall'Italia, Gomez ha rappresentato anche un'opportunità a prezzo di saldo per un Wolfsburg che ha incassato più che speso in questa sessione di calciomercato.
Super Mario, rientrato dal positivo prestito al Besiktas, non era in alcun modo nei piani della Fiorentina e con il contratto in scadenza a giugno 2017, i tedeschi hanno fiutato l'occasione per riportarlo in Germania a 7 milioni di euro. 
Per la Fiorentina, club che nell'estate 2013 aveva puntato tutte le sue fiches sull'arrivo di Gomez, la cessione a titolo definitivo rappresenta una parziale consolazione, dato che incassare 7 milioni per un over 30 con il contratto in scadenza non è mai facile. Inoltre, visto il pesante ingaggio che Mario Gomez percepiva dalla Viola, la società dei Della Valle è stata doppiamente felice nell'imbastire una trattativa lampo con i lupi di Germania. 

Fonte foto: Getty.
Fonte foto: Getty.

Con questa importante cessione, le casse della Fiorentina tornano a predere aria: non solo i 7 milioni in arrivo dalla Germania, ma ache i 10 milioni di ingaggio lordo che il club andrà a risparmiare nel bilancio d'esercizio 2016/17. Gomez ufficializzato nel tardo pomeriggio di ieri e presentato oggi a Wolfsburg si è posto subito un'obiettivo chiaro e preciso: tornare in Champions League con il Wolfsburg: "Desideravo giocare in una squadra che partecipasse alla Champions League, ho avuto diverse conversazioni con dei club che avrebbero potuto potenzialmente uscire dall'Europa dopo appena sei partite, oppure che già avevano il reparto offensivo molto ricco. Avrebbe avuto poco senso, quindi preferisco arrivare in Champions l'anno prossimo con il Wolfsburg. Ora sono molto felice: non sogno un top club, voglio fare bene qui"

Poi il tedesco conclude parlando proprio dell'esperienza fuori dal suo Paese d'origine e sulla possibilità di restare nel giro della Nazionale almento fino al mondiale del 2018:  "Volevo tornare in Germania, ho sempre seguito la Bundesliga e ciò che i miei ex compagni hanno fatto. L'esperienza all'estero non so onestamente se abbia fatto bene a me e alla mia vita". Battuta anche sulla Nazionale: "All'Europeo ho dimostrato che posso starci. Voglio affrontare al meglio i prossimi due anni, poi vedremo per il Mondiale".

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